“Mediterranean life”, ok alla mozione della Commissione Assetto del territorio di Reggio
La Commissione comunale di Reggio Calabria ha approvato la "mozione Mediterranean life". La mozione impegna il sindaco Giuseppe Falcomatà a promuovere la conclusione di un Accordo di programma con tutte le istituzioni e le autorità interessate così da formalizzare un percorso comune sull’approvazione del progetto inserito nella zona sud della città. Nella seduta di ieri, proprio il sindaco Falcomatà è intervenuto ricordando come «anche questo importante programma, ritenuto strategico per lo sviluppo di un’area urbana fondamentale, vada inserito all’interno di una cornice di pianificazione strategica del territorio».
“Il Mediterranean life – ha aggiunto – non può più aspettare. Bisogna procedere speditamente verso una sua definizione concreta adeguandolo a quanto richiamato dal Piano strutturale comunale e dal Piano spiaggia. Chiaramente, dentro queste due cornici programmatiche, si sviluppa la visione della città che non può essere altro che una città che trae linfa dal recupero del rapporto col mare. Rispetto a questo, registro, con particolare soddisfazione, la disponibilità del gruppo di investitori di voler discutere ed aggiornare l’opera, magari all’interno di quelli che sono gli strumenti previsti dal Dlsg 267/00, in particolare la conferenza fra tutti i rappresentati delle associazioni interessate, per avviare percorso comune”.
“L’area dove insiste la proposta del “Mediterranean life” – ha spiegato il sindaco - è coerente con uno sviluppo delle attività ricettive, ma anche di quelle destinate al benessere ed alla salute considerata la salubrità dell’aria dei luoghi. Dentro questa coerenza di fondo e ad una visione univoca fra l’Ente ed i soggetti promotori dell’iniziativa, è chiaro si debba avviare un ragionamento. L’Amministrazione comunale, ovviamente, non vuole avere un ruolo passivo, non può averlo. Dobbiamo, invece, valutare il progetto e non semplicemente acquisirlo. Bisogna verificare, insieme a tutte le autorità e le istituzioni competenti coinvolte, i vari vincoli urbanistici e, eventualmente, aggiornare, integrare, modificare, eliminare ogni possibile barriera tecnica alla realizzazione dell'opera. C’è da considerare, poi, l’obiettivo di un indirizzo politico preciso che è improntato sulla sostenibilità ambientale del progetto, immaginandolo forse con meno cemento e più spazi verdi incontrando quella transazione ecologica che è un paletto principale fissato dalla Comunità Europea”.
“Questa è la posizione dell’Amministrazione comunale – ha concluso Falcomatà – che è chiaramente favorevole a dare uno sviluppo turistico e di crescita economica del territorio, ampliando gli spazi di rigenerazione urbana così da alzare il livello di crescita anche sociale e culturale. Questa idea, quindi, ci serva per arrivare al miglior progetto possibile rispetto ai parametri imposti dalle autorità e delle normative competenti in materia. Noi vogliamo il “Mediterranean life”, un progetto rispetto al quale non si può più rinviare ulteriormente la discussione. Sarebbe importante, per questo, che il confronto fosse il più possibile depurato da polemiche di carattere politico. Serve il dialogo, la prospettiva comune, la consapevolezza che ognuno debba svolgere il proprio ruolo interpretandolo quale contributo indispensabile alla realizzazione di adeguamenti al piano che siano inoppugnabili sotto ogni punto di vista tecnico e politico”.
Il presidente della Commissione, Giuseppe Sera ha sottolineato come «la proposta inerente la realizzazione di edifici ed attrezzature destinate alla nautica di diporto, ad edifici commerciali, turistico-residenziali e ad attività sportiva, pur non essendo al momento coerente con le previsioni dello strumento urbanistico vigente, troverà le congruenze giuste considerata, soprattutto, la disponibilità dei promotori di adeguare l’intero piano così da renderlo rispondente alla programmazione comunale in corso nel rispetto del principio di contenimento di consumo di suolo e nell’interesse pubblico generale”.
“Ci sono diverse soluzioni per addivenire ad un esito positivo. Considerato quanto disposto dall’articolo 34 comma 1 del decreto legislativo 267 del 2000, la Commissione impegna il sindaco, in via preliminare, a convocare una conferenza tra i rappresentanti di tutte le amministrazioni interessate per verificare la possibilità di concordare l’accordo di programma e i successivi adempimenti affini alla definizione dell’istanza”.