Ospedale Lamezia, introdotta tecnologia per microinfusione e monitoraggio continuo della glicemia

Catanzaro Salute
L'ospedale di Lamezia Terme

L’unità operativa Pediatria dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia Terme offre da qualche tempo una nuova terapia per la cura del diabete tipo 1. Il reparto, dove è attivo il servizio di Diabetologia, ha in dotazione modernissime attrezzature per la cura di questa malattia che generalmente insorge nell’infanzia o nell’adolescenza.

La novità, consiste in una innovativa terapia, che l’Azienda sanitaria provinciale introduce per la prima volta in Calabria, offerta attualmente dall’industria biomedicale: la microinfusione e il monitoraggio della glicemia in continuo, che attualmente è il must della terapia insulinica. “Nel diabete di tipo 1 – ricorda il primario del reparto di Pediatria dell’ospedale di Lamezia Terme, dott. Ernesto Saullo - il pancreas non produce insulina a causa della distruzione delle cellule ß che producono questo ormone. E’ quindi necessario – spiega - che essa venga iniettata ogni giorno e per tutta la vita. Nel dettaglio, si tratta di un piccolo apparecchio ad alta tecnologia che immette insulina nel corpo in condizione e a dosi regolabili attraverso un catetere inserito nell’addome e mantiene costante l’insulinemia, attraverso dei comandi che consentono di aumentarne, se necessario, le dosi”.

Se fino a questo momento i pazienti calabresi erano costretti a emigrare fuori regione per avere questo tipo di cure, grazie alla sensibilità del dott. prof. Gerardo Mancuso, commissario dell’ASP di Catanzaro e al dott. Saullo, che hanno voluto fortemente l’implementazione di questo tipo di cura, è ora possibile ricevere le stesse attenzioni che prima erano possibili solo in alcuni ospedali del nord del Paese. “La cura del diabete con il microinfusore, il monitoraggio continuo del glucosio e quindi il sistema integrato delle due cose – dichiara ancora il primario di Pediatria, Saullo – sono il massimo che la tecnologia oggi possa offrire in ambito diabetologico”. Lo studio ha infatti dimostrato che sono importanti i benefici che gli assistiti ottengono con il primo sistema al mondo che integra il microinfusore d’insulina con il monitoraggio continuo del glucosio. Si ottiene, infatti, un miglior controllo metabolico anche nella fascia di età dell’infanzia e dell’adolescenza e riduce del 40% il rischio delle complicanze.

“Siamo soddisfatti – conclude Saullo - del lavoro che stiamo portando avanti grazie anche all’impulso e all’indirizzo del Commissario Mancuso”, che a sua volta ritiene “un risultato significativo aver avviato per primi nella regione questo tipo di terapia, che conferisce alla Calabria, dal punto di vista sanitario, un avanzamento nell’ innovazione e nella tecnologia”.