San Gregorio d’Ippona, Unical: “Nessun miracolo, le lacrime erano vernice”
Nessun miracolo a San Gregorio d’Ippona, dove lo scorso primo luglio, una statua della Madonna aveva “pianto sangue” (QUI).
Se inizialmente si era gridato al “miracolo”, i ricercatori dell’Università della Calabria, che hanno analizzato il “liquido” hanno messo nero su bianco che non si trattasse affatto di sangue, bensì di vernice.
I tecnici dell’Unical lo hanno dichiarato in un’intervista a “Zona bianca”, trasmissione andata in onda su Rete 4, dove il team di esperti ha spiegato, senza mezzi termini, che “il risultato delle analisi del materiale trovato sulla statuina ha portato alla determinazione univoca della presenza di coloranti per tessuti. Dalle nostre analisi - hanno così specificato - possiamo quindi escludere che si tratti di un evento miracoloso”.
Responso che era, inoltre, arrivato lo scorso 4 luglio dai tecnici del laboratorio Salus-Mangialavori di Vibo Valentia. (LEGGI)
Delusione è stata espressa dal sindaco della cittadina, Pasquale Farfaglia, che sempre ai microfoni di Mediaset ha affermato che “non c’è niente di sovraumano ma tanto di umano, chi ha compiuto questo gesto dovrebbe solo vergognarsi. Noi siamo una comunità religiosa, la maggior parte siamo cattolici, quindi abbiamo pensato che fosse un segnale nei confronti della nostra comunità”.
Il liquido era stato notato dalla badante della donna di 99 anni proprietaria dell’area in cui è stata posizionata la statua della Vergine.