Due imbarcazioni cariche di migranti intercettate nel crotonese, presi quattro trafficanti

Crotone Cronaca

La Calabria continua ad essere una delle principali mete di gente di varie nazionalità che si avventura in mare per affrontare i cosiddetti “viaggi della speranza”, spesso in condizioni critiche e a rischio tra la vita e la morte.

Gli arrivi di migranti si sono così intensificati nel corso dell’ultimo fine settimana, e come avvenuto stamani nella locride (QUI) anche nelle acque crotonesi sono state intercettate due imbarcazioni sospette che cercavano di raggiungere la costa.

Nella notte fra venerdì e sabato, individuata la prima barca a vela sospetta: dal capoluogo pitagorico hanno pertanto preso il mare due unità navali della Gdf, per intercettare l’imbarcazione e individuare i facilitatori eventualmente a bordo, impedendo loro di avvicinarsi troppo al litorale, sbarcare e sparire una volta a terra.

La barca, un classico yacht monoalbero di dimensioni medie, è stata abbordata non appena ha fatto ingresso nelle acque nazionali, a poche miglia da Capo Colonna.

I finanzieri ne hanno preso il controllo e l’hanno scortata in sicurezza sino al porto cittadino dove è giunta nella nottata di ieri.

A bordo, oltre a due sospetti scafisti turchi, che avevano cercato invano di confondersi fra i migranti, sono stati trovati 60 stranieri, di cui 43 uomini, 10 donne e 7 minori, tra i quali iracheni, iraniani e palestinesi presumibilmente partiti quattro o cinque giorni prima dalla Turchia. Giunti in porto i migranti sono stati consegnati alle autorità preposte all’accoglienza.

IN ROTTA VERSO CIRÒ MARINA

Nella giornata di domenica poco più a nord è stato intercettato un secondo natante che stava facendo rotta verso Cirò Marina.

Il tempestivo intervento dei finanzieri, anche in questo caso ha permesso di bloccare ancora a bordo i due sospetti scafisti, di nazionalità ucraina e moldava, che conducevano il natante con a bordo 67 migranti di nazionalità irachena e iraniana, di cui 66 uomini e una donna.

Al secondo intervento ha proficuamente preso parte anche un pattugliatore della Guardia di frontiera della Romania rischierato nel porto di Crotone nell’ambito di una missione dell’Unione Europea a integrazione del dispositivo di vigilanza marittima nazionale.

In ambedue le operazioni i sospetti trafficanti sono stati colti mentre stavano sabotando il motore nel primo caso e il timone nel secondo, così da simulare una situazione di emergenza e chiedere il soccorso in mare, allo scopo di nascondere la propria responsabilità nella conduzione delle barche e rendere più agevole l’arrivo in porto.

L’intervento a sorpresa dei militari della Guardia di Finanza ha impedito la perpetrazione di tale disegno, consentendo il fermo dei soggetti e la loro messa a disposizione all’autorità giudiziaria.