Calato il sipario sulla 35ma estate internazionale del folklore e del Parco del Pollino
Diverse culture, una sola anima. Questa è stata l’Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino 35 edizione. Un evento, organizzato dall’associazione culturale EIF, direzione artistica di Antonio Notaro, che quest’anno nonostante il periodo post pandemico è riuscito a regalare, con tutte le misure del caso, un momento di serenità tra spettacoli, sociale ed incontri “E’ stata una bellissima chiusura, molto emozionante forse più degli altri anni proprio perché fortemente voluta. Noi, ha sottolineato il direttore artistico, Notaro, abbiamo combattuto affinchè la kermesse si potesse svolgere in presenza con tutte le attenzioni del periodo che stiamo vivendo, ma con la presenza dei gruppi folklorici. E’ stato un compito difficile far viaggiare i gruppi provenienti da altre nazioni, infatti all’ultimo momento qualche gruppo è venuto meno ma, noi siamo felicissimi perché, l’Estate Internazionale del Folklore è stata ben rappresentata da tre gruppi stranieri”.
Un viaggio durato 4 giorni dove gli attori principali sono stati i gruppi provenienti dalla Bolivia, con il gruppo (Asociacion Cultural Folklorica Boliviana) Romania, con il gruppo ( Ansamblul Doruri Satmarene), Colombia con il gruppo ( Sector Sonero) e Italia con il gruppo ospitante la kermesse Città di Castrovillari oltre naturalmente alle due serate dedicate alla musica etnica, con i “Ditirambo” e i “Parafonè” il tutto condito dalle coreografie di Tilde Nocera.
E poi bello e coinvolgente “I bambini incontrano il Festival” ; il Festival e il Sociale, la Messa della Pace, nel Santuario della Madonna del Castello e il convegno “ Identità e Folklore oggi”.
“Un bilancio più che soddisfacente - ha sottolineato l’assessore al Turismo e Spettacolo, Ernesto Bello -un bilancio più che positivo per quel che riguarda il folklore perché, il folklore è un momento di scambio tra diverse culture e soprattutto in questo momento storico è un messaggio molto importante. Nonostante siano passati solo sei lustri , il Festival Internazionale del Folclore, persiste , fiero, nel segno dell’integrazione delle etnie e delle loro culture che lo fanno grande, l’evento è l’occasione per ribadire l’universalità di alcuni valori come la Fratellanza, la Pace, l’Amore verso gli altri. “Un festival che è andato sempre più crescendo, ha rimarcato il sindaco di Frascineto e membro del consiglio direttivo del Parco del Pollino, Angelo Catapano, lo dimostrano le tante adesioni che ci sono stati in questi anni. Mi farò portavoce con il presidente Pappaterra, affinchè il Festival, possa diventare itinerante per far meglio conoscere usi, costumi ed usanze dei borghi del Parco. Io come sindaco di Frascineto, mi prenoto per una serata nel mio comune”.
Tutti i sacrifici cha ha fatto l’associazione EIF e i componenti del Gruppo Folklorico “Città di Castrovillari”, e tutti coloro che a vario titolo (dalle forze dell’ordine ai volontari, alle associazioni, agli accompagnatori, alle TV-radio-giornali e web, al service, agli sponsor e al popolo del festival che anche in questa edizione, non ha fatto mancare il proprio sostegno) per allestire questa 35 edizione che non era facile, ha concluso il direttore artistico, Notaro, sono stati ripagati dall’entusiasmo e dal calore del popolo del festival”
“Ed ancora, grazie, all’Associazione Culturale E.I.F., al CIOFF, al Comune di Castrovillari, al Parco Nazionale del Pollino, alla Gas Pollino, alla Regione Calabria, alla Provincia di Cosenza, alla F.I.T.P. (Federazione Italiana Tradizioni Popolari), allo I.O.V. Italia, all’IGF e al brand “Castrovillari Città Festival”.
Appuntamento al prossimo anno quando andrà in scena la 36 Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino”.