Legalità, al procuratore Falvo il premio “Il Telaio” 2021
Giunto alla sua quattordicesima edizione, il premio “Il Telaio” quest’anno è stato conferito al procuratore di Vibo Valentia Camillo Falvo. Un riconoscimento importante, che lo stesso ha subito voluto condividere con i suoi collaboratori, colleghi e con le forze dell’ordine.
“La ‘ndrangheta non la sconfiggeremo solo con l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine, perché è radicata nella mentalità e per cambiarla serve il rifiuto” ha dichiarato il procuratore nel corso della cerimonia. “Essa ha determinato le condizioni in cui siamo oggi, fanalino di coda della penisola. Ora serve una cultura di carattere diverso, dobbiamo entrare nelle scuole perché saranno le generazioni future a sconfiggere la ‘ndrangheta, quando capiranno che bisogna cambiare rotta”.
“La nota positiva è che le cose stanno cambiando: la gente ha fiducia; forse è un processo lungo ma siamo partiti da zero: prima c’era rassegnazione, tant’è che ero venuto tre anni di fila a fare processi nell’aula bunker e coglievo solo rassegnazione nei testimoni e nelle persone offese che a caldo denunciavano, ma poi, davanti alla conferma in Tribunale, si tiravano indietro; e ci trovavamo a dover dimostrare che erano stati minacciati o a procedere per falsa testimonianza” afferma ancora Falvo. “Oggi la gente viene a denunciare, sta iniziando a fidarsi della magistratura e delle forze di polizia e dobbiamo cogliere questa voglia di cambiamento”.
“L'auspicio è che la parte buona, che è preponderante, venga fuori per prendere in mano le redini e le sorti di questa terra meravigliosa. Dobbiamo curare il territorio, comprese le vie di comunicazione, in situazioni critiche” dichiara ancora Falvo. “All’inizio dell’estate, durante una ricognizione a bordo di un elicottero dei Carabinieri, dissi al Colonnello Capece, le cose possono cambiare: dopo le piantagioni di canapa indiana e le discariche adesso la stresserò anche per le strade, spesso in condizioni critiche e pericolose per la circolazione”.
L’evento, che si è svolto sul sagrato della Chiesa di San Michele a Rombiolo, ha visto premiati anche gli scrittori calabresi Domenico Dara e Giorgio Bruzzese.