Musica. Tornano i cosentini Keepalata con l’album “Siamo Qui”
È una mappa emozionale dei territori esplorati nei viaggi artistici e umani dei singoli componenti l’album “Siamo qui” del collettivo rap calabrese Keepalata. Il disco, pubblicato da Aldebaran Records, è stato pubblicato martedì 28 settembre.
DonGocò (Antonio Turano - Roggiano Gravina), Cario M. (Mirko Cario - Rende), Brigante (Lorenzo Curcio - Rende) e Libberà (Liberale Piraino – Terranova), i componenti della crew, nonostante siano in attività da circa vent’anni con i rispettivi progetti soliti e varie attività come Keepalata, hanno deciso di pubblicare per la prima volta un full lengh ufficiale di tredici tracce e una bonus track (disponibile solo per la release digitale).
Il disco è stato quasi interamente composto, prodotto e arrangiato da Libberà. Sia i testi che le produzioni, i spaziano e toccano poli opposti: dalla cronaca contemporanea alle riflessioni esistenziali, dal linguaggio di strada ai viaggi spirituali, dal clubbing al conscious.
Le rime inseguono diversi territori musicali dai synth agli archi suonati, dal sampling all’elettronica, i beat sono arricchiti dall’intervento di diversi musicisti internazionali ospitati nel progetto. Dalle voci di Romina, Cristiana de Bonis ed Emanuela Valiante al violoncello di Pavlo Cartaginese, dal basso Andrea Mandarino al sax di Sebastiano Forti, senza dimenticare gli scratch di Deva e l’insert rappato dell’MC statunitense Jobu.
“Siamo qui” può avere diverse interpretazioni: “siamo arrivati a questo” nei nostri percorsi artistici e di crescita, ma anche che “nonostante tutto siamo qui”, di nuovo a ritrovarci insieme a fare musica e creare per dare forma alle nostre emozioni.
“Ognuno si fa interlocutore per dare all’altro la possibilità di esprimersi -spiegano-, per chi altrimenti dovremmo esprimerci se non per altri che ci ascoltano? Questo album è anche un modo per cogliere il presente, in un tempo in cui sembrano avanzare la nostalgia per mondi persi e i timori per un futuro minaccioso. “Siamo qui” ci dice che tutto quello che abbiamo è prezioso, e oltre ciò che si è perso e le paure per il futuro c’è la possibilità di “essere” qui con ciò che siamo e abbiamo proprio ora”.
Libberà ha creato un ambiente musicale eterogeneo, ricco di opposti che dialogano tra di loro. Il modus e lo stampo sono quelli dettati dalla scuola dell’Hip-Hop e, proprio in rispetto della spinta all’evoluzione e al cambiamento che questa cultura ha sempre promosso, non si impedisce ad altre influenze, più o meno attuali, di entrare nel dialogo per apportare il loro contributo. Una commistione tra sampling di fiati arabi con classici del funk, liriche ricche di estrema ricerca tecnica e contenuti conscious.
Alle produzioni compare anche Brigante con i suoi sample da vinile suonati con il campionatore e un beat di Skat. “Siamo qui” è sicuramente un lavoro di squadra, una famiglia nella quale ognuno ha un suo ruolo e non c'è bisogno di comparire in tutte le tracce. Nella tracklist, infatti, c’è spazio anche per brani solisti, a due o a tre.