Consumi, in arrivo stangata per luce (+29,8%) e gas (+14,4%)
Non c'è due senza tre: dopo i rincari delle materie prime che hanno già avuto un effetto diretto sul costo del pane - e lo avranno, entro la fine dell'anno, anche su altri derivati come la pasta - e l'aumento del costo della benzina, con il prezzo del greggio che ha superato gli 80 dollari a barile, ecco che nella giornata di ieri l'Autorità dell'Energia ha fatto un annuncio di cui probabilmente non si sentiva il bisogno: l'aumento del costo dell'energia elettrica e del gas.
La notizia circolava già da qualche settimana, dopo che il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, aveva annunciato un possibile aumento del 40% per l'energia elettrica e del 20% per il gas. Nei giorni scorsi il Governo si era impegnato nel tentativo di ridurre l'aumento, ottenendo un magro risultato nonostante i 2.5 miliardi messi sul piatto: l'Arera ha infatti confermato che il costo dell'energia elettrica aumenterà del 29,8%, mentre quello del gas del 14,4%.
Tradotto: una stangata, che per quanto inevitabile - l'aumento dei costi delle materie prime riguarda tutto il mondo, ed in Europa si stanno usando approcci e metodologie differenti per contenere i costi - finirà per gravare sulle tasche dei cittadini. Secondo uno studio pubblicato da Il Sole 24 Ore, tutto ciò si traduce in un aumento delle bollette (su base annuale) di circa 145 euro per l'elettricità e di 155 euro per il gas.
I rincari saranno calcolati a partire dal primo di ottobre, a ridosso dunque del vero e proprio cambio di stagione ed in vista dell'inverno. A gennaio è prevista la nuova definizione dei prezzi dell'energia, e l'attuale trend non lascia ben sperare: sembra inevitabile un ulteriore rincaro, che si sommerebbe così a due trimestri in aumento.
Nel mentre, la Commissione Europea ha nuovamente chiesto all'Italia di eliminare dalle bollette elettriche tutte le voci non direttamente collegate all'energia. La stessa Arera ha certificato che nelle bollette di tipo domestico in maggior tutela il consumo elettrico incide per il 44,5%, mentre nel libero mercato appena per il 37%. Il resto dei costi è composto da "oneri di sistema", ma anche da versamenti indiretti come il Canore Rai.
Costi che, laddove possibile, andrebbero "scorporati" dalla bolletta elettrica al fine di alleggerirla notevolmente. L'opzione sarebbe al vaglio del Governo, che al momento però non ha avanzato alcuna proposta o modifica ufficiale.