Condanna Lucano, la Cgil in campo per promuovere iniziative a Riace

Reggio Calabria Attualità

Con solo due astensioni la Cgil Calabria ha approvato un documento con il quale impegna l’organizzazione sindacale a promuovere iniziative a Riace. La prima manifestazione prevede l’inaugurazione della Camera del lavoro di Riace, prevista per il 19 ottobre.

Attività che il sindacato ha deciso di organizzare a seguito della sentenza di primo grado che ha condannato Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, a 13 anni e due mesi di reclusione. (QUI)

A seguito della riunione dell’assemblea è infatti emersa la volontà di sostenere le attività promosse nel paese dell’accoglienza. Attività che serviranno per “valorizzare e continuare nel solco di quanto prodotto in quella realtà, in favore e per la tutela dei più bisognevoli e, giova ricordarlo, senza alcun vantaggio economico personale per il suo ideatore”, è scritto in un comunicato stampa.

E non solo, perché la Cgil intende avviare “un’iniziativa specifica per tutti i limiti della legge Bossi-Fini in materia di immigrazione”, chiede infatti che la norma venga superata.

L’incredulità per la sentenza di primo grado è fondata sul riconoscimento dell’attività di Mimmo Lucano che con la sua opera è riuscito a coniare a Riace un modello di attività umanitaria imperniato su accoglienza e solidarietà dei migranti che hanno cercato e trovato rifugio, ospitalità e opportunità nel comune Ionico rappresentando lo stesso un sicuro riferimento per il fenomeno migratorio dell’intera area mediterranea”.

“Nel rispetto del ruolo della Magistratura e delle motivazioni che saranno contenute nel dispositivo di sentenza esprimiamo quella che è una prima sensazione negativa per una condanna “incredibile e spropositata”. Noi crediamo nella giustizia e nello svolgimento delle sue funzioni e allo stesso tempo confermiamo la nostra speranza per la riformulazione e modifica della sentenza di primo grado, nel frattempo oltre ad essere vicini a Mimmo Lucano continuiamo ad essere vicini a quanto realizzato nella terra di Riace”.