A Castiglione Cosentino “Non sono un murales-segni di comunità”

Cosenza Tempo Libero

È stata svelata venerdì 1 ottobre alle 18 la nuova opera murale di Castiglione Cosentino. Alla cerimonia erano presenti il sindaco Salvatore Magarò, il presidente del centro di solidarietà Il Delfino Renato Caforio, l’artista Amaele Serino e i giovani che hanno partecipato all’opera.

Il Centro di solidarietà Il delfino e il Comune di Castiglione Cosentino, con il progetto di housing sociale Arca sostenuto da Fondazione con il Sud, hanno preso parte all’iniziativa "Non sono un murales - Segni di Comunità", evento promosso da Acri in occasione della nona Giornata europea delle fondazioni.

Castiglione Cosentino si aggiunge alle 120 città italiane coinvolte nel progetto che realizzeranno un’opera d’arte corale mettendo a disposizione uno spazio pubblico ben visibile a chiunque si rechi nel centro storico del paese.

Un gruppo di ragazzi di Castiglione Cosentino, guidati dallo street artist Amaele Serino, ha realizzato un grande murale sulle mura di una costruzione ubicata in via Santa Croce, all'ingresso del centro storico.

Nei lavori sono stati coinvolti i beneficiari attualmente presenti nel progetto di housing sociale A.R.C.A. insieme ad un nutrito gruppo di bambini del territorio di Castiglione Cosentino, in età scolare. Infatti, per sua natura, il nostro progetto Arca ha il fine di aprirsi alla popolazione locale, favorendo così l'integrazione dei beneficiari del social housing e sostenendoli nell'inserimento sociale.

L’immagine principale del murale, che è identica in ogni città italiana aderente all’iniziativa "Non sono un murales - Segni di Comunità", raffigura un adulto che allaccia le scarpe a un bambino e rappresenta in maniera efficace un gesto semplice e riconoscibile a tutti: un’azione di supporto da parte di una persona “adulta” e autonoma (la comunità) nei confronti di un bambino (un soggetto che sta crescendo e che inizia un nuovo percorso).

Lo sfondo, nel nostro murale, è stato personalizzato dai giovani artisti e dallo street artist. Con l’introduzione di elementi quali un prato fiorito e un gattino che si avvicina ad un cane con un gesto di apertura e di invito al gioco, abbiamo inteso dare un senso di continuità a quella emozione di chi guarda con l’inserimento di animali domestici, che idealmente farebbero parte della quotidianità della mamma col suo bambino e che convivono in armonia nel rispetto delle diversità che avvicinano e non allontanano.