Sicurezza del web. La Polizia entra a scuola per incontrare 50mila studenti

Calabria Attualità

La Polizia entra a scuola. E lo farà in occasione della Giornata Mondiale degli Insegnanti. Ha infatti organizzato un workshop sul tema della sicurezza online nelle scuole elementari sul territorio nazionale. In Calabria l’iniziativa coinvolgerà gli studenti e degli insegnanti di alcune scuole primarie delle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia e Crotone, che incontreranno gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni in varie giornate, concordate con i rispettivi Dirigenti scolastici tra il 5 ed il 9 ottobre in relazione alle esigenze locali.

Gli studenti degli Istituti “Vittorino da Feltre - Carducci” e “Maria Ausiliatrice” di Reggio Calabria, “ G.Guzzo - Sante Celli” di Tiriolo (Catanzaro), “Don Bosco I° Circolo” di Vibo Valentia, “Direzione Didattica Castrovillari 2” di Castrovillari (CS) e “A. Rosmini” di Crotone, riceveranno il libro “Interland: avventure digitali - in viaggio col nonno alla scoperta del Web” e avranno dunque l’opportunità di dialogare con il personale della Polizia Postale su argomenti che interessano la stragrande maggioranza degli adolescenti, di acquisire utili consigli e suggerimenti per l’adozione di buone pratiche nella navigazione in internet e nell’uso dei social network, rendendo così più consapevole e sicuro l’utilizzo delle enormi e sempre più evolute potenzialità offerte dagli strumenti tecnologici di cui dispongono.

Gli agenti incontreranno oltre 50mila bambini ai quali verrà regalato il libro “Interland: avventure digitali - in viaggio col nonno alla scoperta del Web”. Il volume, dedicato ai bambini e alle loro famiglie per aiutarli ad affrontare insieme i temi della sicurezza del web, edito da Gribaudo, è stato realizzato dalla Polizia Postale in collaborazione con Google e sarà distribuito gratuitamente anche dalla casa editrice Feltrinelli.

Al centro del dibattito con gli specialisti della Polizia Postale, il dialogo intergenerazionale sui temi del digitale e l'aiuto reciproco tra nonni e “nativi digitali” per sviluppare le competenze fondamentali per vivere online e in rete con consapevolezza.

I protagonisti del libro sono nonno Agenore e i suoi due nipotini, Davide e Matilde, che, in occasione del compleanno del nonno, compiono un viaggio attraverso i “quattro Regni di Interland”, alla ricerca di un regalo nascosto. Nel corso del viaggio, i protagonisti dovranno affrontare alcune sfide - haters, phishing, incidenti legati alla privacy online, le stesse che tutti noi affrontiamo ogni giorno sul Web - con insegnamenti e consigli.

L’obiettivo delle attività è insegnare ai bambini, sempre più precoci nell’utilizzo dei device, che nel periodo dell’emergenza Covid-19 sono stati sempre più esposti in solitudine sulla rete internet e vittime di reato, a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé e per gli altri.

La formazione sui temi della sicurezza e dell’uso responsabile della rete è un impegno quotidiano della Polizia di Stato e la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione è assolutamente determinante.

Un impegno avvalorato anche dai dati sul rapporto tra giovanissimi e sicurezza online: l’avvento della pandemia ha di fatto bruciato le tappe di una progressione della diffusione dell’uso delle nuove tecnologie in fasce di età sempre più precoci: per riempire i lunghissimi pomeriggi chiusi in casa, per compensare la mancanza di contatti con i coetanei e i familiari, sono numerosissimi i bambini che hanno acquisito, in pochi mesi, una dimestichezza maggiore all’uso di tablet e smartphone, in un’età in cui, in passato, la biciletta e la palla erano le principali fonti di attrazione.

I bambini più piccoli che approcciano la rete sono attratti dai giochi online, si muovono sui socialnetwork ma rivelano la loro forte fragilità per inesperienza, per immaturità cognitiva ed emotiva, e per una profonda suggestionabilità che li espone, inevitabilmente, al rischio di essere vittime di cyberbullismo e ancor più di adescamento online.

Emerge che molti dei genitori si sono detti preoccupati della sicurezza online dei propri figli, e due su quattro hanno dichiarato di aver preso precauzioni per proteggerli. Le misure più utilizzate dai genitori sono state le limitazioni all’accesso ad alcuni siti web e alle informazioni che postano su di loro sui propri social network, insieme a quelle che i loro figli possono condividere con le loro cerchie di amici online.

Inoltre, molti dei genitori italiani hanno dichiarato episodi di cybercrime subiti dai figli, i più frequenti dei quali sono stati il download di un virus sul loro PC o su quello della famiglia, risposte a email di phishing, episodi di smishing (SMS) e violazioni dei profili social.

In questo contesto, le maggiori preoccupazioni dei genitori riguardano il timore che i propri figli possano dare troppe informazioni a sconosciuti, la paura che possano essere convinti con l'inganno a incontrare malintenzionati e che potrebbero subire atti di bullismo oppure molestie.