Abate (Senato-Gruppo Misto): “Governo tradisce il Sud e inserisce nella Nadef l’autonomia differenziata”

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“Con l’approvazione della Camera e del Senato della Nota di aggiornamento al DEF, il Governo ha voluto inserire anche un elenco dei collegati alla manovra di bilancio 2022-2024 attesa nelle prossime settimane, che saranno in tutto ventuno, e tra questi viene annunciato il DDL dal titolo "Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata di cui all'articolo 116, comma 3, Cost.".” A renderlo noto è la Senatrice Rosa Silvana Abate, Capogruppo in Commissione Questioni Regionali e in Commissione Agricoltura.

“La commissione bicamerale “Questioni Regionali” si sta occupando sin dal suo insediamento dell’autonomia differenziata – aggiunge la Senatrice - con un affare assegnato giunto quasi al termine. Ma evidentemente, e questa è l’ennesima dimostrazione se ancora fosse necessaria, che il Parlamento è completamente esautorato dei suoi poteri e del suo ruolo. Tutto viene deciso nelle “segrete” stanze del “Governo dei migliori” antidemocratico e anticostituzionale. Per questo motivo, - aggiunge - insieme ad altri colleghi ci stiamo muovendo per dare battaglia in Parlamento e bloccare questa assurda riforma che penalizzerebbe oltremodo tutto il Mezzogiorno. Lavoriamo per informare gli italiani su ciò che sta avvenendo, dato che ne sono totalmente all’oscuro, per tutelare il funzionamento del processo democratico, dando ai parlamentari la possibilità di esercitare la loro funzione emendativa, e per preservare il diritto dei cittadini di ricorrere in futuro al referendum abrogativo”.

“Se si vuole discutere di autonomia lo si faccia nei tempi, nei modi corretti e nelle sedi competenti, soprattutto – conclude Rosa Silvana Abate - lo si faccia chiarendo una volta per tutte la questione fondamentale dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP). Altrimenti, si è al di fuori del dettato costituzionale e ci si allontana dall'obiettivo della piena uguaglianza tra le diverse aree dell’Italia. Noi non lo permetteremo e, se necessario, siamo pronti a scendere in piazza.”