Covid. Parte la Fase 2, l’Italia si riapre a pezzi. Conte: pronti aiuti per le imprese
“Adesso inizia per tutti la fase di convivenza con il virus e dobbiamo essere consapevoli che in questa nuova fase la curva del contagio potrà risalire in alcune aree del paese”.
Ha esordito così il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, nella conferenza stampa di stasera nel corso della quale ha annunciato, in pratica, l’alleggerimento a tappe del cosiddetto lockdown e la “riaccensione” graduale del motore produttivo del Paese “imprigionato” finora dall’epidemia del Covid-19.
Il premier ha dunque voluto evidenziare il rischio sempre latente di ripresa della curva dei contagi ed è per questo che la nuova fase, ha ribadito, vada affrontata con “metodo e con rigore”; fondamentale sarà quindi ed ancora il mantenimento del distanziamento di sicurezza, di almeno un metro, nelle relazioni sociali ed anche in quelle familiari, così come che i cittadini assumano un comportamento responsabile.
Il governo dal canto - ha assicurato Conte - continuerà a vigilare affinché la curva si mantenga sotto controllo e non risalga e che dovrà esser capace anche di intervenire in modo veloce ed efficace se ciò dovesse accadere.
“Nei prossimi mesi si dovrà fare tutti la propria parte” ha affermato il presidente del Consiglio, ma dovrà essere questa anche una stagione di profonde riforme e che guardi al rinnovamento ed al miglioramento di tutte quelle cose “che non vanno e da tempo”, ha sbottato Conte.
Dunque si riparte e dal prossimo 4 maggio, ma non tutti: intanto, le mascherine continueranno a essere presenti nelle vite dei cittadini e su questo il premier ha già assicurato che il commissario per l’emergenza provvederà a calmierarne i prezzi (anche con l’eliminazione completa del costo dell’Iva), così da evitare possibili speculazioni di mercato.
Poi una premessa: “Questo paese - ha evidenziato Conte - non riparte se non puntiamo sulle imprese”. Da qui la conferma del nuovo decreto da 55 miliardi di euro che potrà assicurare più fondi per gli autonomi, aiuti concreti a fasce e per categorie sociali più fragili. Per chi abbia già ottenuto il bonus da 600 euro, poi, si sta sperimentando la possibilità di rinnovarlo automaticamente e senza alcuna richiesta.
IL “SOSTEGNO PONDEROSO” ALLE AZIENDE
Nel prossimo provvedimento, quindi, più aiuti alle imprese, “un sostegno poderoso” l’ha definito il premier annunciando che vi saranno più finanziamenti, anche a fondo perduto, per le aziende con meno di dieci dipendenti (oltre un milione nel nostro paese); ma anche sostegni diretti con contributi vari per affitti commerciali o il taglio del costo delle bollette.
Un altro settore sotto l’attenzione del governo, e particolarmente colpito dall’epidemia, è quello del turismo: un comparto che produce tra il 13 ed il 15 per cento del Pil nazionale e che “sicuramente avrà bisogno di una robusta iniezione di fiducia e di sostegno economico” ha rassicurato Conte.
Le misure del nuovo Dpcm (QUI il testo), che entreranno in vigore dal 4 maggio, poi, saranno sotto osservazione fino al 18 di maggio quando si potrà avere una prima conferma generalizzata per quanto riguarda le misure di distanziamento e gli spostamenti.
Quanto a quest’ultimi saranno consentiti all’interno delle singole regioni con le motivazioni delle comprovate esigenze lavorative e di necessità o per motivi di salute.
Ma verranno permessi anche quelli per far visita ai congiunti, così da consentire un ricongiungimento delle famiglie, ma sempre e comunque nel rispetto delle distanze e indossando strumenti di sicurezza.
È fatto divieto, ancora, spostarsi con mezzi pubblici o privati in una regione diversa da quella dove attualmente ci si trova, a meno che per motivi di lavoro o di salute, e assicurando la possibilità di farvi rientro.
Un’altra regola stringente viene stabilita per chi presenti una sintomatologia respiratoria e febbre superiore ai 37,5 gradi: in queste situazioni è fatto obbligo e non più solo consigliato, da oggi, rimanere nel proprio domicilio, limitare i contatti sociali e di informarne il proprio medico curante.
SÌ ALLO SPORT E CERIMONIE FUNEBRI CONTINGENTATE
Rimarranno ancora i divieti di assembramento in luoghi pubblici e privati ed i sindaci potranno anche disporre la temporanea chiusura di quelle aree specifiche in cui non sia possibile assicurare il rispetto dei vincoli.
Si potrà quindi accedere a parchi, ville, giardini pubblici, sempre rispettando le misure di distanziamento e con l’adozione di misure di contingentamento degli ingressi: se quest’ultima condizione non sarà fattibile i primi cittadini potranno disporne il divieto.
Ed ancora: sì all’attività sportiva e motoria, anche allontanandosi dalle vicinanze della propria abitazione, ma rispettando la distanza di almeno due metri qualora si tratta di attività di “gruppo”. Dal 4 maggio saranno quindi consentite anche le sessioni d’allenamento degli atleti professionisti e non ma riconosciuti dal Coni e dalle rispettive federazioni.
Quanto alle cerimonie sacre, per ora saranno consentite solo quelle funebri ma con l’esclusiva partecipazione di congiunti e fino ad un massimo di 15 persone, possibilmente con la funzione da celebrarsi all’aperto.
Ok anche all’attività di ristorazione con asporto ma non saranno tollerati assembramenti all’esterno dei locali dove invece si potrà fare la fila rispettando le distanze e con l’ingresso consentito ad una persona alla volta; il cibo, poi, potrà essere consumato altrove sia permesso ma non davanti agli stessi locali.
Quanto alle attività produttive, si riapre tutto il settore della manifattura, delle costruzioni e quello del commercio all’ingrosso funzionale alla manifattura e all’edilizia. Le aziende dovranno però rigorosamente attenersi al protocollo di sicurezza sul posto di lavoro predisposto dal governo. Un altro protocollo è stato stilato anche per le aziende di trasporto e per i lavoratori sui cantieri.
“Ci avviamo ad allentare il lockdown per il 4 maggio” ha sintetizzato Conte annunciando però che le Regioni, per monitorare la situazione, dovranno informare giornalmente il Governo sull’andamento della curva epidemiologica dei propri territori e anche sulla situazione di adeguatezza dei rispettivi servizi sanitari, così da consentire a Ministero della Salute, Istituto Superiore della Sanità e Comitato Scientifico di controllare costantemente eventuali situazioni critiche, sulla base di cosiddette “soglie sentinella”.
Per il prossimo 18 maggio, poi, è già al vaglio la possibilità di riapertura del commercio al dettaglio così come di musei, mostre e biblioteche e allenamenti a squadre in campo sportivo.
Il 1° giugno, infine, è la data in cui si vorrebbero riaprire bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, barbieri e centri di massaggio.