Il tema del femminicidio chiude la XXI edizione di Armonie d’arte festival

Catanzaro Tempo Libero

È il tema del femminicidio a chiudere la XXI edizione di Armonie d'arte festival, il festival ideato e diretto da Chiara Giordano.

La manifestazione si chiude con la sezione Art Screening curata da Maria Luigia Gioffrè, con un potente quanto drammatico sguardo di attenzione sull'attualissimo tema della libertà e parità femminile nelle diverse culture, e del femminicidio, come strumento di prevaricazione ideologica.

Oggi, martedì 18 ottobre, alle 17.30, alla Biblioteca comunale di Catanzaro, ci sarà una speciale proiezione di "Sono innamorato di Pippa Bacca", film di Simone Manetti, uscito l'8 marzo del 2020 - purtroppo solo un giorno prima del primo lockdown totale da Covid 19: un emozionante documentario/testimonianza che riesce nel duplice intento di preservare la memoria di una donna artista anticonformista e contemporaneamente di ergerla a esempio di impegno civile.

Infatti, Pippa Bacca, alter ego d'arte di Giuseppina Pasqualino di Marineo, l'otto marzo del 2008 lasciava Milano, per un lungo viaggio che era un progetto performativo straordinariamente poetico ed etico insieme, artistico e sociologico nello stesso tempo, ma sarebbe stata invece violentata e uccisa qualche giorno dopo in Turchia e con lei un sogno di pace e di dialogo.

Certamente un progetto complesso, ambizioso e visionario, ma anche di una suggestione ancora oggi intatta, e una ragione ancora oggi ineludibile, con le protagoniste in scena 24 ore su 24, nei loro abiti nuziali, pronte al matrimonio appunto, con tutte le genti. E il film è il racconto di questo viaggio portatore di un potente messaggio di pace, interrotto dopo soli 23 giorni nel più tragico e straziante dei modi. Dopo esattamente dieci anni, il regista livornese Simone Manetti raccoglie il materiale d'archivio girato da Pippa durante la performance, integrandolo con la testimonianza dei familiari e dell'altra artista superstite della drammatica esperienza. Ne viene fuori un film documentario dove la vitalità delle riprese - in fondo amatoriali - di Pippa è di fatto sostituita dal rigore delle interviste, come quasi un doloroso contraltare.

“Crediamo - dichiara il direttore artistico Chiara Giordano - che oggi un Festival, a prescindere dalla sua vocazione contenutistica, debba doverosamente essere partecipe del dibattito culturale globale, e quindi favorire non solo la dimensione estetica della creatività artistica, ma anche la riflessione etica su temi che di certo possono essere influenzati dalla dimensione culturale e quindi valoriale dei popoli, ad ogni latitudine”.