Coraggio Italia, De Bartolo: «Si strutturi presto l’assetto organizzativo»
Dopo la proclamazione da parte della Corte d’Appello del presidente Roberto Occhiuto e degli eletti alla carica di consiglieri regionali alle ultime consultazioni, il sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo, esponente di Coraggio Italia, interviene nel dibattito politico calabrese in primis per augurare buon lavoro al neoinquilino dell’astronave catanzarese, ma anche e soprattutto per auspicare la nascita nel suo partito di un gruppo dirigente che sia espressione dei territori.
«E’ indispensabile per una terra come la nostra – nota il primo cittadino moranese – che i rappresentanti democraticamente scelti possano finalmente cominciare a esercitare il loro mandato al servizio del popolo, varando presto gli atti di programmazione senza i quali non è possibile avviare il processo di rinascita e sfruttare le potenzialità di sviluppo legate al Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza (PNRR). Il presidente sa bene che per colmare il gap accumulato in decenni di fallimenti occorre subito nominare un esecutivo forte che, insieme a una struttura tecnica competente e disponibile al sacrificio aggredisca e risolva i guai atavici della nostra regione. Settori come la Sanità e l’Occupazione non possono più attendere».
Come detto, prendendo spunto dalla vicenda regionale, De Bartolo allarga la riflessione al suo partito auspicando un radicamento più efficace nei territori: «Coraggio Italia deve assolutamente e presto dotarsi anche in Calabria, come già fatto altrove, degli organi decentrati. Una presenza attiva e continua nelle aree centrali e periferiche del Paese è sintomo di maturità e desiderio di impegno a ogni livello. Quanto più sapremo avvicinarci alla base e con essa stabilire relazioni preferenziali» sostiene il sindaco di Morano «tanto più si potranno avanzare proposte realistiche e condivise, nell’unico scopo di contribuire al riscatto della nostra terra. Il 3 e 4 ottobre scorso non si è soltanto celebrato un momento di partecipazione alta; non si è trattato solo dell’esercizio di un diritto/dovere. I risultati hanno evidenziato la ferma volontà dei calabresi di pretendere il cambiamento. Un cambiamento del quale Coraggio Italia deve e vuol essere protagonista fino in fondo, con idee articolate, che scaturiscano dal confronto diretto con la gente; la prossimità e l’ascolto devono caratterizzare il nostro agire; la passione per il bene comune deve convertirsi quotidianamente in opere che abbiano ricadute pratiche e siano capaci di restituire fiducia a chi da tempo l’ha perduta».
Da qui l’appello di De Bartolo ad avviare una sorta di costituente del partito in Calabria: «Sono certo che il vertice nazionale non lascerà deluse le aspettative di migliaia di uomini e donne che credono nel nostro progetto. E’ nostra la responsabilità di investire il capitale ricevuto e saperlo tradurre in atti concreti. A noi l’onore e l’onere di modificare a fianco del presidente Occhiuto il destino dei nostri figli».