Tentato omicidio a Portosalvo, svolta nelle indagini: sono due i fermati
C’è una svolta nelle indagini sul tentato omicidio consumatosi nel tardo pomeriggio di ieri a Portosalvo, frazione di Vibo Valentia (QUI).
Dopo che uno degli aggressori si era consegnato spontaneamente, in caserma poco dopo i fatti, nella giornata odierna è stato fermato un altro soggetto che avrebbe preso parte alla lite poi degenerata nella gambizzazione delle due vittime
Sono dunque in stato di fermo il 38enne Antonio Ciliberto, ritenuto l’esecutore materiale, ed il 47enne Vincenzo Porretta, che avrebbe invece incitato agli spari il primo.
Secondo quanto sostiene la Procura, una lite verbale nata nei pressi di un panificio di via Roma, sarebbe degenerata in una aggressione fisica, ed a quel punto il 47enne avrebbe iniziato a ripetere “ntoni, ntoni, prendi la pistola”.
Sarebbe stato quindi Ciliberto ad esplodere nel complesso cinque colpi di pistola contro i due imprenditori quarantaduenni Aldo Barbieri e Pietro Perugino, cognati ed entrambi residenti a Pennaconi di Cessaniti.
Il primo è stato ferito solo ad una gamba, la sinistra, mentre il secondo è stato colpito ad entrambi gli arti. Si trovano attualmente ricoverati in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita, presso l’ospedale di Vibo Valentia, in cui sono stati trasferiti da quello di Tropea.
L’accusa per gli indagati è quindi di tentato omicidio: secondo gli inquirenti, in concorso morale e materiale tra loro, avrebbero compiuto “atti idonei diretti in modo non equivoco” a causare la morte dei due imprenditori gambizzati.
Entrambe i fermati devono rispondere anche dell’accusa di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di un’arma comune da sparo, ovvero la pistola utilizzata.