De Magistris a Rende: “fase costituente per dare respiro all’alternativa e ai diritti”

Cosenza Politica
Luigi De Magistris

"Oggi, prima di ogni cosa, voglio dire grazie a Ferdinando Laghi e Antonio Lo Schiavo, le nostre due figure apicali che lunedì cominceranno un'avventura fondamentale per i calabresi. Ci sentiamo completamente rappresentati dai nostri due consiglieri regionali. Laghi e Lo Schiavo, persone serie, in consiglio regionale faranno opposizione non pregiudiziale, ma costruttiva.(QUI) Non faranno inciuci e saranno il collegamento istituzionale con movimenti, associazioni, cittadini, con la coalizione e con me che rappresento il punto di partenza di questo percorso politico. E dovranno essere supportati e sostenuti, avendo cura di diffondere ciò che faranno in consiglio regionale.”

Così Luigi de Magistris ha iniziato il suo discorso nel corso dell'incontro pubblico di oggi con militanti, associazioni, sindacati e cittadini al Palacultura di Rende.

“Mi piace chiamare questo momento "fase costituente" di un soggetto politico. Credo – ha aggiunto De Magistris - l'esperienza calabrese, napoletana, quelle in altre parti del territorio nazionale e quelle che ancora dobbiamo vivere ci debbano spingere a formare una soggettività politica che ci veda uniti in una serie di valori, elementi, punti che rappresentino la forza della nostra unità, nella consapevolezza che le differenze sono ricchezza. In questo momento dobbiamo costruire l'identità di questo nuovo soggetto politico, capendo chi siamo, dove andiamo e cosa vogliamo. Ma non ci siamo fermati, perché ad oggi stiamo già lavorando alacremente in parecchi comuni in cui si voterà a breve, in particolare a Catanzaro, capoluogo di Regione, dove i nostri militanti stanno già facendo un lavoro ottimo. Mi auguro di essere presente anche negli altri comuni, per poi esserci, assolutamente, alle politiche del 2023”.

“Dedicherò i prossimi mesi, insieme a voi e agli altri che si uniranno, - ha aggiunto De Magistris - per creare un'organizzazione politica che possa rappresentare l'esigenza, non solo nostra ma di tanti, di costruire quell'alternativa costituzionale tanto necessaria al nostro Paese, che pensa ai diritti, all'ambiente, alla questione morale, alla fratellanza, alle fragilità. Qualcuno vuol far pensare che non si può dissentire, che i giovani sono un problema, che la cultura è intrattenimento, che ci dobbiamo rassegnare perché se dici qualcosa di diverso da Draghi non hai lo spazio nei telegiornali, che tutti dicono "Viva Draghi". Ma queste sono le cose che durano il tempo necessario. Quindi noi dobbiamo impegnarci a costruire qualcosa che a noi piace di più, che è quello di stare vicino ai deboli, ai bisogni, alle lotte, quando è necessario. Non dovremo mai essere un pensiero unico. Collegialità, collettività e lavoro per coinvolgere il più persone possibile, con le periferie, il popolo, i beni comuni. Siamo una bellissima collettività e – ha concluso - sono orgoglioso di essere stato l'intuitore di come potevamo mettere in così poco tempo insieme chi insieme non era mai stato".