Sul Lungomare di Reggio un albero contro la violenza sulle donne
Un albero contro la violenza sulle donne. È successo a Reggio Calabria dove, l’amministrazione comunale e la Fidapa “Morgana” hanno voluto piantare un Hibiscus rosso come “simbolo che educhi i cittadini e, soprattutto, le giovani generazioni a crescere nel rispetto e nell'accettazione dell'altro, respingendo con forza ogni forma di prevaricazione e violenza fisica e psicologica".
Sono state la parole dell’assessora Rosanna Scopelliti nel corso della cerimonia che si è svolta sul lungomare all’altezza della scuola Piria. All’evento hanno partecipato l’assessora Giuggi Palmenta, il consigliere comunale delegato al Verde pubblico, Massimiliano Merenda, ed al dirigente del settore Ambiente, Domenico Richichi, e la presidente della sezione locale della Fidapa: Cinzia Ladicola.
Scopelliti ha sottolineato l'importanza dell'albero rosso quale "metafora di memoria e impegno. Oggi è una giornata molto importante - ha detto - durante la quale ricordare le vittime e rivolgere un pensiero ai tanti orfani di femminicidio costretti, per sempre, ad un immane dolore. Bisogna costruire una barriera di solidarietà e sostegno intorno alle donne vittime di violenza affinché trovino la forza ed il coraggio di denunciare sapendo di non essere mai lasciate sole".
Concetti condivisi anche dall'assessora Palmenta che ha aggiunto: "Questo impegno deve andare oltre il 25 novembre ed essere proiettato in ogni giorno della nostra quotidianità. In questo caso, anche i simboli sono importanti e la scelta della Fidapa "Morgana" di piantare un albero risulta fra le migliori perché infonde sentimenti di speranza, immaginando la fioritura di una maggiore consapevolezza nella società e nelle donne che, dopo la denuncia, possono essere certe di riappropriarsi della loro libertà".
Fra i primi sostenitori dell'iniziativa promossa dall'associazione guidata da Iadicola, anche il consigliere Merenda che si è detto "orgoglioso nel constatare la passione e l'impegno della Fidapa "Morgana". Di fronte ai dati sulle violenze subite dalle donne - ha spiegato - ogni manifestazione è decisiva per affrontare una riflessione su un fenomeno grave e particolarmente specioso. Tutti gli attori istituzionali, associativi e civili coinvolti nel contrasto alla violenza sulle donne dovono operare in sinergia perché non abbiano più a ripetersi abusi, soprusi e violenze che vanno condannati e repressi".