“Tra cielu e mare”, Mario Migliarese in concerto al Museo di Pitagora
"Una raccolta di canzoni in dialetto calabrese per raccontare la nostra terra attraverso le emozioni suscitate da volti, luoghi e storie che la abitano". "Tra cìelu e mare" è il titolo del nuovo album del cantautore Mario Migliarese, prodotto da Calabria Sona, la cui presentazione concerto si terrà oggi, sabato 4 dicembre, al Museo di Pitagora, alle 18.
Un nuovo tassello importante del percorso di promozione e di valorizzazione degli artisti del territorio che Jobel porta avanti da anni, contribuendo a veicolare l'immagine e la cultura della regione, A presentare il progetto discografico, oltre al cantautore, il presidente Santo Vazzano.
Dopo un lungo periodo dedicato all'arte digitale, con la realizzazione di diverse opere, mostre ed installazioni tematiche, per Migliarese è un ritorno alle origini e alla passione della musica che ha caratterizzato il suo percorso artistico. “L’idea di incidere un disco di canzoni in dialetto è nata qualche anno fa col poeta vernacolare Francesco Talarico, con cui è iniziato un sodalizio artistico grazie al quale ho approfondito la conoscenza delle comunità e sperimentato l'uso del dialetto nella canzone. I testi sono scritti in un codice a volte osteggiato come residuo subculturale o usato con vergogna, col quale ho iniziato da bambino ad esprimere sentimenti, emozioni e pensieri, dialetto elevato a dignità letteraria dal poeta Michele Pane nelle sue liriche”.
Migliarese ha dato vita, dunque, ad un viaggio musicale poetico e disincantato, cantando le bellezze e le contraddizioni della Calabria. Anche gli arrangiamenti - realizzati da Francesco Loccisano, Alessandro Luvarà e Max Calò - ripercorrono sonorità e strumenti del nostro territorio, ma con uno sguardo al pop e al cantautorato internazionale, facendo del nostro dialetto un linguaggio moderno e lontano dagli stereotipi. Alla produzione hanno collaborato anche altri musicisti d'eccezione tutti calabresi: Meki Marturano, batteria, Manuela Cricelli, Antonio Petitt, Gabriele Albanese, Alessandro Luvarà.
“Tra cìelu e mare – racconta Migliarese - è disteso un lembo di terra come sirena che ammalia e intimidisce, ed è l'amore per la sua bellezza che mi ha spinto a raccontarla in queste canzoni. L'ho fatto attraverso il filtro della memoria e delle esperienze vissute dagli anni dell'infanzia fino ad oggi. Con il desiderio di condividere il mio mondo interiore, fatto di emozioni e sentimenti, con tutti gli ascoltatori.