Lavori non conformi a capitolato, ditta interdetta a Palmi
A conclusione di un'articolata indagine condotta dalla polizia locale di Palmi e coordinata dalla procura di Palmi, il gip Daniela Tortorella ha emesso, a carico della ditta Costruzioni & Immobiliari s.r.l. con sede a Reggio Calabria, la misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attivita' imprenditoriale nonché uffici direttivi di persone giuridiche e imprese limitatamente alle attivita' concernenti rapporti con pubbliche amministrazioni ed enti pubblici. Il provvedimento sarebbe stato originato dalla difformità di alcuni lavori pubblici eseguiti dalla ditta rispetto a quanto previsto nel capitolato d'appalto. I lavori in questione consistevano in "scavi, fornitura in opera del conglomerato bituminoso, massetto in conglomerato cementizio, ciottoli di cava" su una strada di complessivi 1500 metri quadri di Palmi, meglio nota come "strada Trappito" recentemente realizzata quale snodo di collegamento tra la località Carmine e la via Trento e Trieste. L'importo totale dell'opera era stato stimato in quasi 35mila euro come base d'appalto e, a seguito delle procedure di gara, i lavori erano stati aggiudicati dall'impresa "Costruzioni & Immobiliari s.r.l." con sede legale in Reggio Calabria, che vede oggi indagato il suo legale rappresentante. Alla base del contratto di appalto dei lavori, secondo quanto reso noto, vi era un dettagliato "capitolato speciale" predisposto ed approvato dai tecnici comunali, nel quale venivano indicati in dettaglio i materiali che avrebbero dovuto essere forniti e le modalità con cui i lavori avrebbero dovuto essere realizzati. Dal momento dell'avvio dei lavori l'opera e' stata monitorata dal personale dipendente, fin quando non sarebbe stato rilevato che la ditta si stava discostando da quanto predisposto dai tecnici. Dal complesso delle attività si confermava il mancato rispetto del capitolato, motivo per il quale lo stesso ente committente, tramite il suo direttore dei lavori, ha contestato all'impresa le difformità. Immediata la denuncia dell'impresa edile all'autorità' giudiziaria che ha disposto l'esecuzione di perizie tecniche a conferma di quanto emerso in sede investigativa. Le perizie avrebbero confermato che nella realizzazione della strada era stata utilizzata come sottofondo, per un lungo tratto, materiale non conforme. La ghiaia era stata anche computata nei costi dell'appalto, con evidente danno, secondo l'accusa, per l'amministrazione alla quale sarebbe stato fornito un materiale anziché un altro, con danno economico per l'ente oltre che con una presumibile minore consistenza dell'opera in termini qualitativi.