Lamezia. Ancora due appuntamenti del laboratorio di idee di Civico Trame
Relazioni e amicizia e storia del rap e delle discriminazioni per i due appuntamenti del laboratorio di idee di Civico Trame di Lamezia Terme. Risultato di una commistione di valori e della sinergia nata con Mammut Teatro, gli incontri in programma a partire dal 3 dicembre scorso hanno lo scopo di stimolare pensieri e riflessioni, confronto e dialogo, in un luogo in cui dar forma alle idee. Gli strumenti impiegati sono la filosofia, il cinema, i libri, la musica e, naturalmente, i punti di vista dei partecipanti.
Il percorso si è tradotto in un’esperienza sociale e relazionale prima che formativa, fatta di scambi di opinioni, interrogativi, dubbi e possibili risposte, arricchite dagli spunti di riflessione offerti dagli ospiti che si alternano al fianco dei ragazzi e delle ragazze di Civico Trame e Mammut Teatro.
Dopo la scrittrice Elena Giorgiana Mirabelli, protagonista dell’ultimo incontro con il suo romanzo Maizo, Edizioni Zona 42, martedì 14 dicembre alle 18 offriranno i loro contributi al terzo laboratorio dal titolo “Mettimi alla prova. Storie di amici e pirati” i docenti Marco Mazzeo e Adriano Bertollini del Dipartimento di Studi Umanistici dell’ Università della Calabria.
Bertollini, dottore di ricerca in Filosofia del linguaggio, presenterà il suo ultimo lavoro letterario, “Filosofia dell’amicizia. Linguaggio, individuazione, piacere”, un dialogo con il pensiero aristotelico sul tema dell’amicizia. “Il libro elegge l’amicizia a esempio principe dell’individuazione: quella biografia che ci distingue gli uni dagli altri. L’altro sé amicale non è dunque il sosia con il quale rispecchiarsi per trovare conferma dei propri vizi o delle proprie virtù. È, invece, la sponda linguistica con la quale confliggere o nella quale trovare rifugio”.
Mazzeo, filosofo e scrittore, proporrà invece “Il pirata”, un libro che punta a offrire un’antropologia del pirata di oggi. “È colui che ci libera dalle multinazionali digitali o la versione dimessa del terrorista? È il migrante che sbarca in Sicilia o il criminale che uccide per strada senza fermarsi a prestare soccorso?”.
I volumi, che fanno parte della collana “Forme di Vita” di DeriveApprodi Editore, saranno ulteriore stimolo e risorsa per indagare le relazioni sociali e umane di oggi, gli affetti, la percezione degli altri e delle diversità in un confronto intergenerazionale.
Martedì 21 dicembre la letteratura lascerà spazio alla musica per un appuntamento dedicato alle discriminazioni razziali di ieri e di oggi, “alle origini del rap”, con la partecipazione di Francesco Carlo Kento. Kento, rapper, scrittore e attivista reggino trapiantato nella Capitale, dagli anni ’90 mette in rima storie di immigrazione e integrazione, occupandosi di razzismo e di ogni forma di esclusione sociale.
I suoi testi caratterizzati da forte connotazione politica e l’impegno negli istituti penitenziari minorili con i suoi laboratori di scrittura, lo rendono uno degli artisti italiani più sensibili ai temi dell’emarginazione.
L’incontro vuole essere un viaggio nel mondo del rap che, con la sua forza comunicativa, atavicamente diffonde messaggi di destrutturazione degli stereotipi che stanno alla base delle discriminazioni per origine, genere, orientamento sessuale, e supportare l’espressione creativa di sé e il racconto di vissuti difficili.