'Ndrangheta: da Csm ok a invio magistrati alla Procura reggina
Il plenum del Csm ha approvato all'unanimità la delibera della Commissione elaborata sulla base della richiesta di Alfano di un parere sull'incremento degli uffici reggini (2 magistrati per la Procura generale, altrettanti per la Procura presso il Tribunale e per il Tribunale), a seguito anche dell'attentato avvenuto il 3 gennaio scorso. Ma l'organo di autogoverno delle toghe chiede al ministro di fare di più: servono ancora, sostiene il Csm, 4 magistrati al Tribunale di Reggio, altri 2 in Corte d'appello e 1 al Tribunale di sorveglianza, oltre a un'unità in più per il Tribunale di Palmi. Il Csm, infatti, condivide "l'analisi di fondo compiuta dal ministro - si legge nella delibera - secondo cui interi settori del tessuto sociale ed economico sono contaminati dalle organizzazioni criminali", e ricorda che gli uffici di Reggio devono far fronte ad una mole di lavoro notevole: nel 2009 sono state chieste misure cautelari per circa 900 posizioni, e in appello sono pendenti 23 processi di rilevante gravità con diverse decine di imputati detenuti, con ravvicinate scadenze dei termini di efficacia delle misure cautelari". "Nell'ufficio Gip/Gup, nell'anno appena trascorso - si legge nella delibera del Csm - sono state celebrate 2.083 udienze, disposte 13.388 intercettazioni, emesse 871 sentenze per 1.575 imputati, di cui 448 detenuti. Le misure di prevenzione riguardano beni per un valore complessivo di 300-400 milioni di euro, collocando la sezione al secondo posto in Italia, dopo Palermo e prima di Napoli e sono in crescita esponenziale. Non meno drammatica - rileva ancora il Csm - è la situazione del comparto civile, mentre il Tribunale di sorveglianza, il cui organico non ha mai subito modifiche nel corso del tempo, si trova a far fronte con 750 detenuti, di cui circa la metà ad alta sicurezza, presenti negli istituti di pena. Nel 2008, le sopravvenienze al Tribunale di sorveglianza sono aumentate del 35% rispetto all'anno precedente". Il vicepresidente dell'organo di autogoverno delle toghe, Nicola Mancino, al momento dell'approvazione della delibera, ha elogiato la "celerità" con cui la VII commissione ha risposto alla situazione d'emergenza. Il togato di Magistratura indipendente Cosimo Maria Ferri, relatore della delibera e presidente della VII Commissione, ha voluto ribadire in plenum la sua delusione per le parole del ministro Alfano, che la scorsa settimana, si era lamentato del ritardo del Csm in merito alla sua proposta di aumentare gli organici reggini.