L’Ugl contro Occhiuto: “Sindacato non serve a fare le passerelle”
"Si rimane sbigottiti di fronte alla strumentalizzazione che il Vertice della Regione Calabria sta mettendo in essere per coprire i vuoti decisionali e una palese incapacità a risolvere i problemi". Questo il duro comunicato a firma della segreteria regionale confederela di Ugl Calabria e della rispettiva segreteria del trasporto aereo.
"Da parte nostra siamo pronti ad avviare tutte le azioni necessarie, anche legali, affinché la trasparenza e la linearità nei comportamenti e delle procedure siano garantite in ogni aspetto" afferma il Segretario Generale UGL Calabria, Ornella Cuzzupi. "I lavoratori, le famiglie, la nostra gente non ne può più di un politichese fine a se stesso e a manovre di palazzo che producono fumo negli occhi".
"Probabilmente questa Amministrazione intende scegliersi gli interlocutori secondo le proprie esigenze, convinta che siano sufficienti i contentini per evitare di presentare una proiezione concreta e sostenibile per il futuro. Un atteggiamento che si sta manifestando ormai in maniera costante" denunciano dal sindacato. "Le dichiarazioni dello stesso Presidente Occhiuto lasciano alquanto perplessi quando afferma che intende confrontarsi con i Sindacati e che tale confronto è assolutamente indispensabile. Dimentica il Governatore di aggiungere che però il confronto gli si aggrada solo con determinati settori del panorama sindacale, scegliendo di lasciare da parte chi, invece, con molto realismo alle chiacchiere e ai salamelecchi preferisce i fatti e la determinazione".
“Quello che ci interessa non è la pezza che tampona la crisi. Noi pretendiamo un Piano Industriale dai contorni chiari e con una politica di sviluppo sostenibile. Indicare la possibilità di nuovi soci come ipotesi in cui i dettagli, secondo quanto dichiarato dallo stesso Occhiuto, rappresentano una parte essenziale della trattativa stessa lascia spazio a mille interpretazioni" dichiarano congiuntamente Ornella Cuzzupi e Giuseppe Di Cello. "Sono dettagli o parti essenziali dell’accordo? E quali sarebbero questi dettagli? E in che modo sviluppare il processo che dovrebbe dare nuova linfa agli aeroporti calabri?".
"Dubbi coperti da una fitta nebbia. In mezzo i lavoratori, le famiglie, l’indotto interessato, tutti usati come pedine di un gioco quantomeno poco chiaro. A questo si aggiunga l’attenta scelta degli interlocutori, altro elemento di perplessità che purtroppo mette questi ultimi nella scomoda posizione di strumenti in mano ai vari interessi" prosegue la nota. "Diamo per scontato che parliamo di strumenti inconsapevoli perché se così non fosse allora la materia assumerebbe tutt’altro aspetto, su questo saremo attenti a vigilare e a sollecitare le autorità competenti".
"Noi non ci tireremo mai indietro nella lotta e nella denuncia di ogni eventuale speculazione fatta sulla pelle della gente" conclude la nota. "E non saranno i sorrisi e le presunte disponibilità a limitare la nostra azione".