Crotone. I lavoratori di Akrea protestano davanti al Comune
Detto fatto. I lavoratori Akrea addetti al servizio dell'igiene urbana hanno incrociato le braccia. Lo sciopero era stato annunciato il 18 marzo da parte di Rino Scicchitano (Fp Cgil), Franco Aprigliano (Fit Cisl), Fabio Tomaino (Uil) e Antonio Rocca (Flaica Cub).
I lavoratori dell’azienda interamente partecipata dal Comune di Crotone, che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti urbani, lamentano infatti una serie di inadempienze da parte dell’impresa e dell’amministrazione comunale e per questo motivo hanno deciso di organizzare una protesta.
Questa mattina hanno infatti promosso un presidio davanti al Comune di Crotone per protestare contro l’assenza di un piano di riorganizzazione e inquadramento del personale, l’assenza di un piano industriale e della sicurezza dei luoghi di lavoro.
I sindacati contestano inoltre il mancato rinnovo del contratto del verde pubblico ad Akrea, servizio che è stato internalizzato al Comune e che ha lasciato gli 11 addetti e relativi oneri economici in carico alla partecipata,
Situazione che per le organizzazioni “sta compromettendo la stabilità finanziaria dell’Akrea, che ha proposto un contratto di solidarietà per 25 lavoratori da adibire all’area spazzamento. Il Comune di Crotone – spiegano in una nota– è debitore nei confronti della società in house di circa 2.200.000 euro, somma anticipata da Akrea per la firma delle convenzioni con le piattaforme per il conferimento dei rifiuti differenziati e ingombranti; per il contratto di servizio del verde pubblico relativo agli anni 2019-2020-2021 e per la stipula dei contratti con 18 lavoratori ex Akros, confluiti in Akrea. Una somma che l’Amministrazione comunale non intende riconoscere. Inoltre, l’azienda attende ancora il saldo di 186.000 euro per l’alluvione del 2020”.