170 anniversario Polizia di Stato, le celebrazioni nelle province calabresi

Calabria Attualità

Celebrazioni in tutte le province calabresi per i 170 anni della fondazione della Polizia di Stato. Il tema celebrativo è stato “Esserci sempre”, scelto per esaltare l'importanza di un sinergico e condiviso rapporto di collaborazione tra cittadini e istituzioni deputate alla gestione dell'ordine e della sicurezza pubblica.

IL DISCORSO DI GIANNINI

Per l’occasione il capo della Polizia, Lamberto Giannini, ha voluto inviare un messaggio. “La nostra amata amministrazione celebra in questo mese il suo 170° anniversario dalla fondazione. Era il lontano 1852 quando iniziava quel lungo percorso di impegno e servizio che, attraverso numerosi passaggi di testimone, è giunto fino ai nostri giorni con la Polizia di Stato”.

“Una storia che si è intrecciata con quella del nostro Paese. È stato un lungo percorso interpretato da tante generazioni di poliziotti che nel tempo, con le loro storie, hanno animato la nostra Istituzione. Storie di vita quotidiana, che, come tante piccole tessere, hanno composto il mosaico di una storia più grande.

È questa lunga storia che nella giornata del 12 aprile vogliamo festeggiare. Lo faremo, però, con i nostri cuori spezzati dagli echi di guerra che in questi giorni provengono da Est, ma pronti e disponibili ad accogliere con umanità chi fugge da terrore e violenza. Lo faremo con sobrietà e in sicurezza, rinnovando il nostro tradizionale “abbraccio” con i cittadini nelle piazze e nelle strade di tutta Italia”.

“Sebbene la pandemia sembra allentare la sua morsa, infatti, il contenimento del virus rimane la nostra attuale priorità. È per questo che dobbiamo essere sempre pronti nel salvaguardare la salute delle nostre comunità, così come è stato fatto nel corso degli ultimi due anni. Lo faremo stando vicino ai cittadini, facendo rispettare le regole con la consueta professionalità che ci contraddistingue e che unisce il rigore all’empatia e alla disponibilità”.

“È per questo impegno, infatti, che la nostra bandiera verrà insignita della medaglia d’oro al valor civile per l’opera profusa dalle donne e dagli uomini della Polizia di Stato contro il Covid-19. La guerra e la pandemia sono emergenze che non ci consentono, però, di distogliere la nostra attenzione verso quelle minacce e quei rischi che tradizionalmente siamo chiamati ad affrontare. Rimangono al centro della nostra azione la minaccia del terrorismo interno e internazionale, la gestione delle legittime iniziative di piazza, dietro le quali si possono nascondere strumentalizzazioni e propositi criminali, la lotta alla criminalità diffusa e alle mafie, il contrasto al cyber crime, l’impegno per garantire la trasparenza e la correttezza dello sviluppo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la tutela dei soggetti più deboli e fragili”.

“Tutto questo lo faremo con una certezza. La dedizione e l’impegno incondizionato sapranno guidarci verso un Paese finalmente libero di tornare a vivere la propria normalità, all’interno di una cornice di sicurezza, sviluppo e democrazia”.

QUI CATANZARO

La cerimonia si è svolta anche a Catanzaro dove il questore Maurizio Agricola è ha fatto un discorso nel corso del 170mo anniversario della Fondazione della Polizia di Stato.

Non è sufficiente riempire le piazze, esibire mani pulite o vantarsi di una profonda e trasparente moralità; non basta 'predicare' la legalità, bisogna praticarla; occorre saldare le parole ai fatti, le aspirazioni ai progetti, la conoscenza alla responsabilità; bisogna trasformare la denuncia dell'ingiustizia in impegno per costruire giustizia e legalità. La legalità, lo sviluppo, l'ordinato vivere civile, la sicurezza, la libertà e la democrazia -ha aggiunto - sono progetti realizzabili e non utopie o illusioni sfuggenti e irrinunciabili".

QUI COSENZA

La celebrazione di Cosenza si è volta alle 10.30 in corso Mazzini, piazza Carratelli. Prima dell'inizio della cerimonia, alle la questora di Cosenza, Giovanna Petrocca, alla presenza della prefetta Vittoria Ciaramella e di una rappresentanza della locale Sezione Anps, ha reso gli onori ai caduti della Polizia di Stato. Ha infatti deposto una corona d'alloro presso il monumento dedicato ai caduti della Polizia di Stato situato all’ingresso della Questura in Via Palatucci.

In Piazza erano presenti una pattuglia ippomontata del Reparto a Cavallo della Polizia di Stato e il gruppo Cinofili. Nella stessa Piazza sono stati allestiti 4 stand con personale della Polizia di Stato che hanno distribuito brochure e materiale informativo dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, della Polizia Scientifica, della Polizia Postale e Polizia Stradale.

Alla manifestazione era presente anche il Camper informativo della campagna “Questo non è amore”, con a bordo personale che ha avuto cura di informare i cittadini dell’iniziativa del Dipartimenti della Pubblica Sicurezza.

E’ stato inoltre proiettato, su un maxi schermo, un film documentario realizzato dal Gabinetto Provinciale della Polizia Scientifica dedicato all’impegno sociale della Polizia di Stato di tutta la provincia di Cosenza.

Momento importante dell’evento è stata la consegna dei riconoscimenti agli appartenenti alla Polizia di Stato che si sono distinti, durante la loro attività, per meriti di servizio.

Un nutrito gruppo di studenti dell’Istituto “Fausto Gullo” sono stati presenti alla Celebrazione i cui momenti salienti, inoltre, sono stati scanditi da brani eseguiti dall’orchestra composta dagli studenti del Liceo Musicale Lucrezia della Valle.

QUI REGGIO CALABRIA

È stata piazza Castello a ospitare la cerimonia di Reggio Calabria. La ricorrenza si è svolta alla presenza del prefetto, direttore Centrale Anticrimine, Francesco Messina e delle autorità militari, civili e religiose.

Il prefetto direttore Centrale Anticrimine, il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, e il questore Bruno Megale, hanno deposto una corona d’alloro presso la lapide collocata all’ingresso della Questura.

Nel corso della manifestazione sono stati premiati i poliziotti che si sono distinti in operazioni di servizio, mentre nell’area della piazza sono stati allestiti alcuni stand illustrativi delle attività istituzionali della Polizia di Stato.

Durante la cerimonia l’Orchestra Giovanile di Fiati “Giuseppe Scerra” di Delianuova, diretta dal Maestro Gaetano Pisano ha eseguito 8 brani tra cui due del Maestro Morricone ovvero Moment for Morricone e Morricone’s Melody, Dynamic Concert di Michele Magnani e l’Halleluja di Leonard Cohen.

A fine manifestazione, l’artista reggina Luisa Malaspina ha donato alla Questura un dipinto realizzato dal vivo in piazza Castello e dedicato alla ricorrenza odierna.

IL DISCORSO DEL QUESTORE

Di seguito il discorso del Questore. “Signor Prefetto, Autorità tutte, autorevoli esponenti della magistratura e delle istituzioni religiose, colleghi delle Forze di polizia e militari, illustri rappresentanti del mondo imprenditoriale, sindacale ed associazionistico reggino, donne e uomini della Polizia di Stato, gentili ospiti, vi ringrazio per essere intervenuti alla celebrazione della fondazione della Polizia di Stato, la vostra presenza rende ancora più solenne l’odierna manifestazione”.

“Un caloroso saluto al Prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, la cui presenza oggi a Reggio Calabria testimonia l’attenzione e la sensibilità del Dipartimento della Pubblica Sicurezza per le dinamiche di questo territorio. Per la ricorrenza del 170° anniversario abbiamo scelto la cornice del Castello Aragonese di Reggio Calabria, che simboleggia la difesa strategica della città a voler evocare il ruolo della Polizia di Stato quale baluardo per la tutela della comunità”.

“Celebrare il nostro anniversario in questa sede è anche l’occasione per onorare la storia, l’arte e la bellezza di questa terra e della sua gente. Un grazie sentito va quindi all’amministrazione civica cittadina per aver consentito l’utilizzo di questa location. La Polizia di Stato si batte quotidianamente affinché Reggio Calabria diventi una città libera da ogni tipo di condizionamento criminale. I risultati conseguiti ci confortano e ci spingono ad andare avanti con sempre maggiore entusiasmo”.

“Valori quali, il dovere, il senso di appartenenza, l’etica, che ogni poliziotto trasferisce nel proprio operato, preservano la forza e la coesione tra istituzioni e comunità. Valori per cui la Polizia di Stato ha subito negli anni, dolorose ed incolmabili perdite. Ai caduti in servizio, perenni suggeritori della nostra azione, ed alle loro famiglie rivolgiamo un forte e commosso abbraccio accompagnato dalle note del silenzio”.

“L’odierna manifestazione, finalmente in presenza, coincide con il primo anno e mezzo del mio mandato reggino, non posso quindi esimermi dal tracciare un sintetico bilancio dell’attività della Polizia di Stato in questo territorio e degli interventi a venire in tema di sicurezza e legalità. Viviamo un periodo complesso in cui la comunità internazionale e l’Europa in particolare, già duramente provati dagli effetti della pandemia da Covid 19, sono chiamati ad affrontare le conseguenze di una insensata guerra, che ha portato indietro di decenni le lancette della storia, e le cui conseguenze sono già visibili in tutto il continente”.

Lasciano sgomenti i massacri indiscriminati di civili perpetrati nella città di Bucha o la devastazione di Mariupol e Karkiv, e si avverte un generale senso di impotenza di fronte ad atrocità che mettono a nudo la fragilità delle istituzioni internazionali, ingessate nella scelta di adottare significativi strumenti per impedire derive belligeranti dagli imprevedibili esiti. Milioni di profughi si sono riversati nel territorio europeo, dall’inizio della guerra l’Italia ha accolto oltre 100 mila ucraini, poco meno di un migliaio in questa provincia, la cui gestione nel lungo periodo, se dovesse mantenersi questo trend emergenziale, andrà inevitabilmente ad incidere sul sistema Paese, con inimmaginabili conseguenze una volta venuta meno l’onda emotiva del conflitto”.

“Questa crisi umanitaria sta impattando in un Paese segnato profondamente da due anni di privazioni e sofferenze, a causa della pandemia che, oltre ad un elevato tributo di vite umane, ha imposto draconiani condizionamenti al vivere quotidiano dei cittadini, richiedendo a tutte le forze di Polizia uno sforzo immane per garantire il rispetto da parte della cittadinanza delle limitazioni imposte durante il lockdown. Il sacrificio e l’equilibrio della Polizia di Stato hanno contribuito in maniera determinante alla tenuta del sistema Paese, sempre più sollecitato da pericolose derive populiste ed antidemocratiche, alimentate dall’aggravarsi della crisi che ha trasversalmente interessato tutte le categorie socio-economiche e solo in parte contenuta da interventi governativi di ristoro”.

“Un massiccio impiego di uomini e mezzi che, inevitabilmente, ha drenato risorse ad un territorio, quello della provincia di Reggio Calabria, in cui tutti i settori produttivi sono condizionati dalla pervasività della ndrangheta, una delle organizzazioni più strutturate nel panorama criminale, che proprio dall’attuale crisi economica trae nuove opportunità, potendo disporre di ingenti disponibilità di denaro e di immediata liquidità”.

“Nondimeno l’impegno al contrasto dell’operatività delle ‘ndrine sia sotto il profilo investigativo/giudiziario, sia sotto quello preventivo di ablazione di patrimoni illeciti, ha dato in questi mesi significativi risultati, a testimonianza della professionalità e dell’impegno degli uffici investigativi della Polizia di Stato. Risultati che sono stati possibili anche grazie ad una efficace, attenta e puntuale attività di coordinamento giudiziario della Procura della Repubblica, ed una equilibrata e sollecita definizione delle richieste cautelari della magistratura giudicante. Al procuratore Bombardieri ed a tutta la magistratura reggina cui va il mio più sincero ringraziamento”.

“Le numerose e rilevanti operazioni della Squadra Mobile, con il concorso del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, hanno consentito nell’ultimo anno l’esecuzione, in ambito nazionale ed internazionale, di oltre 100 misure cautelari in carcere per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti, di soggetti legati ad importanti famiglie mafiose del territorio tra cui, per citarne solo alcune, i Pesce di Rosarno, I Molè di Gioia Tauro, i de Stefano/Tegano di Reggio Calabria ed i Pelle di Sann Luca.

“Parallelamente e con altrettanta efficacia, la Divisione Polizia Anticrimine ha conseguito importanti risultati sul versante delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, che ha portato al sequestro di immobili ed attività commerciali riconducibili alla criminalità organizzata per un valore di oltre 22 milioni di euro ed alla proposta ed applicazione di circa oltre un centinaio di misure della sorveglianza speciale”.

“Sotto il profilo dell’analisi criminale le inchieste degli ultimi anni hanno evidenziato una straordinaria capacità della ‘ndrangheta di adeguarsi alle mutate condizioni storico/economiche e di rinnovare i propri asset strategici, espandendosi stabilmente anche in altre realtà produttive anche transnazionali, pur mantenendo in questo territorio la centralità decisionale”.

“Affianco ai tradizionali e remunerativi settori di interesse quali il traffico di stupefacenti, le estorsioni o l’infiltrazione negli appalti pubblici e nell’economia legale, sono subentrati nuovi business come i giochi e le scommesse on line, o il commercio di idrocarburi, senza disdegnare le nuove tecnologie come nuova frontiera criminale. Oggi la sfida è di indagare real-time le nuove dinamiche criminali, cercando di intercettarne i mutamenti. Si avverte la necessità di un cambio di passo nella Polizia Giudiziaria, con la specializzazione dei nuovi agenti, sotto il profilo dell’analisi criminale ma anche tecnologico”.

“Un primo importante step in questa direzione è stato fatto dalla Direzione Centrale Antcrimine, con l’istituzione Sisco in ambito interprovinciale, Squadre Investigative specializzate in fenomeni criminali complessi, direttamente dipendenti dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, ma operative sui territori a più alta densità criminale anche in affiancamento alle Squadre Mobili. Occorre, tuttavia, rendere più appetibili gli uffici investigativi stessi, che da tempo soffrono di un depauperamento qualitativo a causa di un repentino ricambio generazionale con perdita evidente di Know-How, prevedendo anche incentivi economici specifici, e partendo da realtà territoriali come quella reggina, più sensibile a queste dinamiche delinquenziali”.

“Nel periodo di riferimento le forze dell’ordine e la Polizia di Stato in particolare, hanno altresì profuso un enorme sforzo per la prevenzione sul territorio di crimini diffusi, prevalentemente di tipo predatorio, di crescenti episodi di intemperanza giovanile e di reiterati episodi di violenza in ambito familiare e domestico, che negli ultimi anni sono aumentati sensibilmente. Desta sempre maggiore preoccupazione, infatti, la violenza verbale ed il bullismo tra minori, episodi che, sebbene slegati da preoccupanti dinamiche organizzative tipico di gang giovanili, diffusi invece in altri territori metropolitani, sono tuttavia spia di un disagio che serpeggia tra i giovanissimi, accentuato da anni di mancanza di socialità a causa della pandemia”.

“La Polizia di Stato e tutte le Istituzioni preposte, a partire dalla scuola, hanno il dovere, ciascuno nel proprio campo, di preservare lo sviluppo pedagogico e la crescita sociale dei più giovani, per ristabilire quella necessaria continuità di valori tra generazioni. Servire sicurezza e legalità è la mission della Polizia di Stato per l’affermazione delle libertà, oggi più che mai dopo essere stati a lungo privati delle nostre libertà più immediate a causa dell’emergenza pandemica, durante la quale abbiamo imparato ancor di più ad ascoltare i bisogni della gente, facendocene interpreti e comprendendo che il primo diritto che va salvaguardato è il diritto ad essere liberi dalla paura”.

Diceva Cesare Pavese nel mestiere di vivere “non ci si libera da una cosa che ci opprime evitandola, ma soltanto attraversandola”. Abbiamo attraversato, a fianco della comunità, un tempo estremamente difficile ed il nostro “Esserci Sempre” ci rende aperti e pronti a nuove sfide. Ci rivolgiamo quindi ai cittadini e, tra loro, soprattutto ai più giovani, chiedendogli di essere primi attori nella “costruzione” di una città ideale, fatta di rispetto delle regole, confronto, ascolto e coraggio, per una società che non può prescindere da un no deciso alle illegalità tutte. Pensiamo che sia proprio questo l’antidoto a tutto quanto ci minaccia”.

“Ma la città ideale fa propria anche la solidarietà verso chi soffre, vero e proprio collante sociale tra i popoli e anticorpo ad ogni forma di violenza. Mi riferisco in particolare al fenomeno migratorio, per la cui gestione è sempre più concreto ed attuale l’impegno delle forze di Polizia, in perfetta sintonia con la locale Prefettura. Uno sbarco è un momento in cui, più che in altre circostanze, la nostra professionalità si confronta col dolore, la sofferenza e la paura; è un momento in cui diventiamo responsabili della speranza che dobbiamo saper fornire a chi sbarca, in cui il cuore va oltre la razionalità delle competenze professionali. Sono attività che coinvolgono emotivamente”.

“La provincia di Reggio Calabria negli ultimi anni è stata interessata da un progressivo incremento di sbarchi, in particolar modo lungo la costa ionica, in conseguenza dello spostamento delle migrazioni attraverso la rotta mediorientale greco/turca e la rotta africana/libica. Sbarchi che avvengono sovente in maniera autonoma mediante approdo lungo i litorali, in orari notturni, o comunque con brevi margini temporali di intervento dal momento dell’avvistamento dell’imbarcazione con i migranti a bordo, imponendo al personale di polizia, ed in particolar modo al Commissariato di Siderno, che per competenza territoriale ha gestito oltre l’80 % degli sbarchi in questa provincia, di intervenire in via emergenziale e non programmata”.

“Nel corso del 2021, e fino al mese corrente, gli sbarchi sono stati 69, per un complessivo numero di 6414 migranti sbarcati, molti dei quali donne e minori non accompagnati. Oltre 40 gli scafisti tratti in arresto. Nonostante tutto, la gestione del fenomeno non ha mai fatto registrare tensioni nei meccanismi dell’accoglienza, che hanno funzionato alla perfezione, grazie ad un puntuale ed efficace coordinamento della locale Prefettura, e grazie soprattutto alla sensibilità di una comunità reggina che ha saputo trovare nel proprio dna la forza di tendere la mano”.

“Il trend degli arrivi di migranti è tuttavia in esponenziale aumento, e gli sbarchi dei primi mesi dell’anno in corso lasciano presagire un più consistente aggravio di arrivi, da mettere a dura prova lo stesso volano dell’accoglienza. Per tali ragioni, su impulso della Prefettura e con l’intesa dei Comuni maggiormente interessati, sono stati programmati interventi più strutturali ed immediati per migliorare le location di accomodamento e la redistribuzione nei Cas, nonché per rendere meno gravose le procedure operative quali identificazione, screening sanitario e fotosegnalamento dei migranti”.

Questo fenomeno non può tuttavia essere lasciato alla gestione di un singolo Paese, o peggio di un singolo territorio, occorre un intervento globale a livello comunitario, che coniughi accoglienza e sicurezza, ma anche fornisca adeguati strumenti, anche economici di ristoro, alle comunità sulle cui spalle grava maggiormente il peso dell’accoglienza. Solo così si possono evitare quelle derive di intolleranza che pure tali fenomeni tendono a generare”.

QUI CROTONE

Si è svolta anche a Crotone la cerimonia per i 170 anni della Polizia di Stato. L’evento è iniziato alle 10, dopo la deposizione di una corona di alloro presso il monumento posto all’interno del cortile della Questura, da parte della prefetta Maria Carolina Ippolito e del Questore Marco Giambra, per rendere gli onori ai caduti.

Alle 11 la cerimonia si è spostata presso il molo Sanità, nel porto di Crotone, alla presenza del Prefetto e delle altre autorità civili, militari e religiose.

Dopo la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica, del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia, il Questore ha tenuto un discorso celebrativo con cui ha illustrato le attività svolte e i risultati conseguiti nel corso dell’anno dalle varie articolazioni della Polizia di Stato nella provincia, testimoniando l’impegno ed il sacrificio di tutto il personale.

Nel corso della manifestazione sono state effettuate premiazioni alle persone più meritevoli. Encomio solenne al vice sovrintendente Francesco Greco, all’assistente Giovanni Ferramosca, all’agente scelto Valerio Fiore.

Encomio al commissario capo Antonio Concas, al commissario Giuseppe Veltri. Lode al vice ispettore Euclide Altavilla, al vice ispettore Francesco Albano, al sovrintendente Salvatore Figoli, all’assistente capo Marco Basile, all’assistente capo Remo De Marco, all’agente scelto Michele Le Rose, all’agente Andrea Giuseppe Leonardi; all’agente Ilenia Scafaria.

QUI VIBO VALENTIA

Alle 11, nel piazzale della Scuola Allievi Agenti di Vibo Valentia, si è tenuta la cerimonia celebrativa dell’anniversario della fondazione della Polizia di Stato. I 140 allievi agenti del 216° corso di formazione hanno fatto parte dello schieramento e, alla presenza del Prefetto, del Vescovo e delle altre autorità istituzionali e politiche della provincia, è stata data lettura dei messaggi fatti pervenire dal Presidente della Repubblica, dal Ministro dell’Interno e dal Capo della polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Anche il Questore Raffaele Gargiulo ha rivolto un proprio pensiero alle donne e agli uomini della Polizia di Stato di questa provincia, ricordando i 170 anni di storia della nostra Istituzione.

La ricorrenza costituisce anche un’occasione per fornire il bilancio delle attività espletate dalla Polizia di Stato di Vibo Valentia nel corso degli ultimi 12 mesi.

In particolare, la Squadra Volante, la Polizia Stradale e il Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia hanno impiegato, sul territorio provinciale, una media giornaliera di 25 pattuglie che, nell’arco temporale tra il 1° aprile 2021 e il 31 marzo 2022, hanno controllato oltre 124.000 persone, con un aumento pari al +15,2% rispetto all’anno precedente. Parimenti, sono stati controllati oltre 76.000 veicoli, ovvero il +12,26% in più dell’anno prima.

Nonostante l’energico e massiccio impegno dedicato alle attività di prevenzione, non sono state messe in secondo piano le attività di Polizia Giudiziaria: sono stati sequestrati 246 kg di marijuana, 110 gr di cocaina e 83 di hashish, denunciate 42 persone per stupefacenti, proposte 21 misure cautelari ed elevate 87 sanzioni amministrative.

Nell’ultimo semestre, tre latitanti sono stati rintracciati e catturati dalla Squadra Mobile. Un ricercato di origini siciliane, ritenuto responsabile del reato di associazione dedita al narcotraffico e classificato come soggetto altamente pericoloso, è stato fermato tra gli svincoli di Pizzo e S. Onofrio, in possesso di una carta d’identità falsa ed altre certificazioni contraffatte. È stato individuato il responsabile del tentato omicidio avvenuto nel vibonese nel maggio 2019, rintracciato in località Ardore Marina. Un’articolata e complessa attività di polizia che ha richiesto l’impiego di più di 50 uomini, numerosi automezzi, elicotteri, unità cinofile, tutti impegnati nella cinturazione dell’area di interesse e nell’individuazione dell’obiettivo.

È stato infine rintracciato, a Roma, il responsabile del reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, operante nella provincia di Vibo Valentia e nei territori di Nicotera e Limbadi. Il latitante, per evitare di essere riconosciuto, utilizzava parrucche e documenti di riconoscimento contraffatti.

Un altro importante traguardo è stato ottenuto con la risoluzione dell’omicidio avvenuto nell’agosto del 2019, si è fatto luce sulla morte della modella sordomuta campana, attività che ha portato all’emissione di 3 avvisi di garanzia.

L’attività investigativa della Polizia di Stato ha consentito di denunciare 7 persone, indagate a vario titolo, per aver utilizzato sofisticate apparecchiature ricetrasmittenti volte a fornire indicazioni dall’esterno per il superamento degli esami di guida. Un sistema collaudato e utilizzato più volte in precedenti sessioni.

Arresti, denunce, segnalazioni e droga sequestrata: numerose sono state le attività investigative che hanno consentito alla Polizia di Stato di denunciare 571 persone e arrestarne 44. Dopo le flessioni del biennio 2020/2021, è in aumento l’attività della Polizia Amministrativa Sociale e dell’Immigrazione che ha registrato il rilascio di 1.204 passaporti, 7 licenze di polizia e 535 nulla osta e porti d’arma.

Importanti risultati sono arrivati anche in ambito sociale e dell’accoglienza; sono stati rilasciati e/o rinnovati ai cittadini stranieri dimoranti in questo territorio 2.113 permessi di soggiorno, un aumento cospicuo rispetto ai 1.230 rilasciati l’anno prima.

Particolare importanza in questa provincia è data all’istruzione e alla formazione delle nuove leve, Sono stati due i corsi di agente della Polizia di Stati completati in quest’ultima annualità, formando 273 Agenti ed è tutt’ora in atto un terzo corso di formazione, il 216°.

(ultimo aggiornamento 18:04)