Fondi UE. Ferrara: “cancellata dal Por strategia sviluppo centri urbani di minore dimensione”
«La strategia per i centri urbani di minori dimensioni è stata cancellata dal Por Calabria 14-20». A darne notizia è l’eurodeputata Laura Ferrara che dà conto dell’ultima risposta ad una sua interrogazione, ricevuta dalla Commissione europea.
«La Strategia di sviluppo urbano sostenibile, - aggiunge l’eurodeputata - in cui rientrano i centri urbani di dimensione regionale e quelli di minori dimensione prevedeva un investimento totale di circa 191 milioni di euro. Visti i ritardi attuativi sempre più preoccupanti ad un anno e mezzo dal termine ultimo per la spesa delle risorse della corrente programmazione, ho chiesto alla Commissione lo stato dell’arte di tale strategia. La situazione è drammatica. Infatti la Commissione scrive che il finanziamento per i centri urbani di minori dimensioni, come quello di Corigliano-Rossano, “è stato integralmente riassegnato ad altre priorità” nello specifico questi fondi sono stati riprogrammati nel contesto dell'Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus (CRII). Inoltre le spese certificate fino alla fine del 2021 per l’intera Strategia ammontano a 3,17 milioni di euro dei 191 milioni previsti. Praticamente siamo ancora all’anno zero.
La stessa Commissione – avanza - nell’ultima risposta fornitami già palesava importanti ritardi nell’attuazione dei programmi della Strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile, preoccupazioni che oggi impongono alla stessa Commissione di valutare attentamente l'attuazione del programma unitamente all'Autorità di gestione per ridurre il rischio di disimpegno delle risorse del programma.»
«Solo pochi giorni fa il presidente della Giunta regionale vantava una presunta “affidabilità” della nostra Regione in Europa per aver notificato nei tempi previsti il Por 21-27 a Bruxelles. Oggi scopriamo che la Calabria resta una “sorvegliata speciale” perché non si riescono a spendere le risorse comunitarie e realizzare i programmi operativi. Quello che conta, torno a ribadire, non è scrivere libri dei sogni, ma realizzare le opere, quelle che servono al nostro territorio ed ai calabresi. Opere che proiettino la nostra regione nell’oggi e che garantiscano diritti che in gran parte del Paese e del resto d’Europa sono più che scontati mentre qui restano utopia» conclude Laura Ferrara.