Tech4You: la Mediterranea protagonista dell’Ecosistema dell’Innovazione di Calabria e Basilicata
Anche l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, tra i protagonisti del progetto Tech4You (Technologies for climate change adaptation and quality of life improvement), per la creazione dell’Ecosistema dell’Innovazione, presentato in ambito PNRR, Missione 4 - Creazione e rafforzamento di Ecosistemi dell’innovazione come leader territoriali di ricerca e sviluppo, capofila UNICAL.
L’ottima performance del progetto Tech4You già comunicata dal Rettore dell’UNICAL e dal suo delegato, consentirà di dare vita ad un avanzato Ecosistema dell’innovazione articolato in un HUB e 6 Spoke. L’Hub, quale Soggetto Attuatore del progetto è responsabile dell’avvio, dell’attuazione e della gestione dell’Ecosistema e ne faranno parte le Università, gli Enti Pubblici di Ricerca vigilati dal MUR e altri soggetti pubblici e privati che hanno partecipato al progetto. Gli Spoke sono, invece, i Soggetti deputati alla realizzazione dei Programmi di ricerca ed innovazione in collaborazione con soggetti pubblici e privati affiliati ad esso.
L’Università Mediterranea di Reggio Calabria è soggetto partecipante all’Hub attreverso i dipartimenti di Agraria, Architettura (DARTE e PAU), Ingegneria (DICEAM e DIIES), e del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze della Formazione.
In particolare, il Dipartimento di Agraria è Capofila dello Spoke Agritech, dedicato alla transizione digitale e sostenibilità dei sistemi agricoli, forestali e del food.
All’ottima performance che ha visto il progetto Tech4You posizionarsi al primo posto assoluto nella graduatoria nazionale, sia per quanto riguarda gli obiettivi e la qualità scientifica che per l’impatto atteso sul territorio, ha contributo la proposta dei ricercatori di Agraria che hanno progettato, in perfetta sintonia con la strategia “Dal produttore al consumatore” cuore del Green Deal, la prima Digital H-Farm-To-Fork di Italia.
Il progetto si avvale, in una logica di sistema, oltre che delle competenze dei ricercatori del Dipartimento di Agraria quelle dei due dipartimenti di Ingegneria della Mediterranea (DIIES e DICEAM), delle competenze di gruppi di ricerca di UNICAL, dell’Università della Basilicata, del CNR, del CREA, nonché di partner privati tra cui TIM spa.
La Digital H-Farm-To-Fork è pensata come un vero e proprio dimostratore per sviluppare la ricerca, dare corpo al trasferimento tecnologico, supportare la formazione, stimolare la nascita di spin-off e start-up. Integrata da una smart factory costituita da sistemi pilota di food processing, rappresenterà una innovativa ed avveniristica piattaforma di ricerca e di dimostrazione, basata sul paradigma della Smart Food Factory, nella quale sviluppare e valutare congiuntamente modelli di agricoltura di precisone e di trasformazione alimentare in contesti mediterranei. Allo scopo saranno adottate e valorizzate tutte le potenzialità delle Key Enabling Technologies (KET) tra cui robotica, Internet of Things, Big Data, Data Analytics, Data Mining, Intelligenza Artificiale (AI), blockchain per tracciabilità avanzata IOT-based, ICT e tecnologia 5G, ecc. il tutto per rendere disponibili soluzioni avanzate, in accordo con il paradigma dell’Agrifood 5.0, e guidare così la transizione verso modelli sostenibili di produzione alimentare in linea con gli obiettivi di Agenda 2030.
I modelli saranno sviluppati nel pieno rispetto del principio di non arrecare “danni significativi agli obiettivi ambientali” secondo il principio sancito dal Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisca gli investimenti sostenibili.
Lo spoke ‘Agritech’, coordinato dal Prof. Giovanni Agosteo e dalla prof.ssa Mariateresa Russo (Direttore e Delegata a Ricerca e trasferimento tecnologico del dipartimento di Agraria) è, d’altro canto, solo uno degli spoke ai quali, con il coordinamento locale del Prof. Isernia, hanno contribuito in maniera significativa i ricercatori di tutti i Dipartimenti di UNIRC e riguardanti le energie pulite, l’ambiente, il rischio idrogeologico, la protezione del patrimonio culturale, nonché allo Spoke trasversale, di supporto alle varie attività previste, sulle ‘Information and Communication Technologies’.