Gli studenti della media “Diego Vitrioli” percorrono il cammino di San Paolo a Reggio
“Deinde circumlegentes devenimus Rhegium” (Costeggiando giungemmo a Reggio): dalla lettura di questo passo tratto dal Libro degli Atti degli Apostoli (28,13a), gli allievi delle classi seconde dalla Scuola Media dell’Istituto Comprensivo “Diego Vitrioli - Principe di Piemonte” di Reggio Calabria, diretto dalla Dirigente Scolastica Maria Morabito, hanno intrapreso il “Cammino di San Paolo”.
Due giornate dedicate alla scoperta dei luoghi che commemorano la sosta, seppur rapida, dell’apostolo Paolo a Reggio, durante il lungo pellegrinaggio intrapreso per la diffusione del Cristianesimo nell’Europa Mediterranea.
Così gli studenti, accompagnati dalla docente referente dell’iniziativa, Maria Amodeo, e dai loro docenti e il personale ATA, hanno scoperto la storia che narra di quando San Paolo, il 21 maggio del 61, giunse nel territorio della regione denominata “Italia”, e in un solo giorno riuscì a convertire i reggini, affascinati dalla Parola di Cristo e colpiti dal Miracolo della Colonna Ardente, ancora oggi considerata il simbolo del miracolo paolino.
I documenti raccontano che i reggini consentirono a Paolo di predicare, ma una candela posta su una colonna del santuario di Artemide Fascelide, avrebbe scandito il tempo a sua disposizione.
Finita la cera la colonna prese fuoco così Paolo continuò a diffondere la Parola di Cristo fino al mattino seguente. Prima di ripartire, Paolo designò e consacrò Stefano da Nicea quale primo vescovo di Reggio, per completare l’evangelizzazione avviata dall’eccezionale testimone di Cristo.
I giovani studenti hanno visitato i luoghi che commemorano il passaggio dell’apostolo, partendo dalla chiesa di San Paolo alla Rotonda, dove sono rimasti affascinati dagli interni ricchi di pregiati mosaici, per proseguire fino al Duomo di Reggio, dove sembrava che li stessero aspettando le due statue in marmo bianco San Paolo e San Nicola da Nicea, collocate sulla gradinata esterna della Cattedrale, opera dello scultore Francesco Ierace.
Prima di oltrepassare la soglia del Duomo, i ragazzi si sono soffermati ad ammirare i fregi che decorano la porta della navata di destra, raffiguranti episodi dell’apostolato di Paolo, realizzati dall’artista di Nunzio Bibbò.
Infine, all’interno della Cattedrale, posta sull’altare della navata a destra scoperto i resti della colonna ardente del miracolo di San Paolo.
Il loro itinerario si è concluso nei pressi in cui sorgevano anticamente il promontorio Artemisio (Calamizzi) e il molo di Porto Salvo, dove la barca di San Paolo trovò il suo approdo.
Il percorso, oltre a far scoprire ai giovani allievi la storicità della sosta di Paolo a Reggio, ha permesso loro di scoprire le opere d’arte, l’architettura e le vicende che hanno ispirato la missione del Santo, consapevoli che Paolo è considerato dalla Chiesa Reggina il Padre della fede per i suoi abitanti ed il fondatore della Chiesa a Reggio e nell’intera Calabria