Sport e natura, Vitambiente incontra gli studenti di scienze motorie
Sport e ambiente sono un connubio perfetto per il nostro benessere fisico e mentale: da questo concetto nasce e si evolve una vasta linea di ricerca scientifica che cerca di trovare soluzioni virtuose per rendere gli sport più green e regalare un futuro longevo al pianeta Terra. Utilizzo e tutela dei territori, due termini in antitesi ma tanto connessi quando si affronta il tema dell’ecosostenibilità delle attività motorie e sportive, questo quanto emerge dal seminario organizzato presso la sede del corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.
Lo scorso 26 maggio, dopo i saluti istituzionali portati dal presidente del corso di laurea Daniele Masala, nella solare Aula Magna dell’istituto Einaudi, si sono aperti i lavori del seminario grazie alla presenza di relatori, figli della nostra terra, che con alta competenza, pertinenza e passione hanno proposto iniziative a tutela, difesa e garanzia della nostra natura. Nella veste di moderatore Teresa Iona, ricercatore del corso di laurea in scienze motorie, ha introdotto sul tema dell’ecosostenibilità degli sport invernali il presidente del comitato regionale della Federazione Italiana Sport Invernali Bianca Zupi.
La sua, una relazione sull’impatto dei prossimi Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026 e la sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale di questo ambizioso progetto che si svolgerà nelle Dolomiti - riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco - dunque in località montane inserite in paesaggi straordinari. Ampio interesse ha investito la platea degli studenti in riferimento all’organizzazione ecosostenibile di un grande evento sportivo come le Olimpiadi Invernali, ma anche all’operosità del comitato regionale Fisi che propone un ventaglio di attività attrattive per la nostra regione e la nostra amata montagna Calabra. Nella cornice degli sport invernali un interessante tema è stato presentato da Elisabetta Nardi, Nutrizionista ed esperto dell’associazione nazionale Vitambiente, sulla sostenibilità dettata dall’alimentazione nello sportivo.
La relazione è stata introdotta dal presidente Pietro Marino, sempre attento ai temi della sostenibilità e della tutela del territorio e da molto tempo impegnato nella divulgazione scientifica del sapere accademico grazie alla convenzione stipulata tra Vitambiente e l’Ateneo Catanzarese. Le immagini di spettacoli naturalistici made in Calabria sono state abilmente proiettate e divulgate dal presidente dell’associazione culturale e turistica T-Space Viaggi & Esplorazioni di Alessandro Madia, sperimentatore di nuovi modelli di viaggio, di esperienze sensoriali legati ai luoghi e alle attività motorie.
Il suo intervento propositivo, come ogni progetto organizzato dall’associazione, ha evidenziato la necessità di riportare la persona alla natura, preferibilmente quella wild, per poter innescare un processo di educazione che possa promuovere e rinnovare le coscienze di tutti a tutela del patrimonio naturalistico che ci circonda. Con l’intervento introduttivo di Andrea Ferragina, docente a contratto universitario del corso di laurea in scienze motorie, sempre attento alle tematiche delle attività motorie e sportive in ambiente outdoor, si è data voce ad un duo di relatori nella figura del presidente dell’Asd Calabriando Ricardo Elia e di Felice Izzi che con passione e decennale esperienza sul territorio hanno proposto i benefici del camminare, dalla cornice storica e antropologica del termine alle esperienze emozionali dei gruppi di cammino che l’Asd propone nel catanzarese e in tutta la Calabria.
Percorsi sterrati, antichi sentieri e altopiani verdi o innevati ospitano chi vuole camminare a passo lento, un’attività motoria adatta a tutti, di prevenzione e contrasto agli effetti negativi dell’ipocinesi, soprattutto in questo momento in cui si sta uscendo fuori lentamente da un lungo periodo di immobilità forzata causa pandemia. Un momento di scambio generazionale e divulgativo, non solo fondato sull’esplicazione degli infausti risultati a cui porta la disconnessione della natura, ma sulle proposte di risoluzione del problema: connettere ogni persona alla natura attraverso l’attività motoria e lo sport è la modalità per prendere coscienza ed educare alla sostenibilità.