Rating Esg e governance: la sostenibilità nuovo parametro di crescita per le Pmi
“Rating Esg e Governance a supporto della crescita delle Pmi” è il titolo del convegno tenutosi a Reggio Calabria ed organizzato dalla Piccola Industria di Unindustria Calabria, assieme allo Studio di consulenza Cea Caracciolo Errigo & Associati ed a Cerved Rating Agency, dal titolo.
Un confronto tra mondo accademico, imprenditoriale e professionale sugli effetti della presenza dei parametri ESG (Environmental, Social, Governance) nelle imprese, non solo per il miglioramento del loro Rating creditizio ma anche ai fini della loro stabilità ed attrattività nel lungo periodo, così come sottolineato da Francesco Caracciolo, moderatore dell’incontro.
“L’acronimo ESG racchiude e raggruppa lo sviluppo delle nostre aziende, che oggi dipendono fondamentalmente da questi tre fattori: ambientali, sociali e della governance. L’uno è imprescindibile dall'altro, - non ha dubbi a riguardo il presidente di Confindustria Domenico Vecchio - i fattori ambientali sono quelli che oggi hanno determinato l’importanza del risparmio energetico, così come le governance che rivestono un ruolo di assoluta importanza nello sviluppo sociale e nello sviluppo imprenditoriale”.
“Questi criteri ESG condizioneranno la vita delle imprese – il monito di Teresa Caradonna vice presidente nazionale di Piccola Industria - e le imprese dovranno adeguarsi per centrare gli obiettivi di sostenibilità, e per competere ed esistere nel mercato globale. Ce lo impone l'Europa e ce lo chiede il PNR e tutto il mondo bancario dobbiamo adeguarci”
Il prof Alessandro Minichilli, docente di Corporate Governance presso l’UniBocconi ha posto l’accento sull’importanza delle valutazioni legate alle performance di un’impresa anche sulla base del “Rating Esg”, per analizzare con cura i rischi imprenditoriali sia dal punto di vista economico – finanziario, sia sull’impatto che le dinamiche ambientali, hanno sulla vita di un’impresa.
Nelle conclusioni affidate al presidente di Piccola Industria Confindustria Reggio Calabria, Daniele Diano, si evince ancor di più l’importanza del tema della sostenibilità che sarà, inoltre, l’argomento centrale in Consiglio di Presidenza di Piccola Industria, e uno dei quattro temi principali che animeranno l’Assise di Piccola Industria in programma per il prossimo 17 giugno a Bari.
“Le Piccole e Medie Imprese rappresentano lo scheletro sul quale si fonda l’economia del nostro Paese e dell’intero continente europeo, ma queste sono strettamente interconnesse con imprese Multinazionali perché parte di una catena di fornitura. Fino ad oggi la crescita delle nostre piccole e media imprese ha beneficiato di questi rapporti, ma questa collaborazione potrebbe subire delle modifiche in tempi brevi, – continua Diano - in quanto le grandi imprese, che da tempo hanno l’obbligo di produrre un Bilancio di Sostenibilità, già oggi chiedono, e lo faranno con maggiore incisività in un futuro non lontano, che anche i loro fornitori, standard di sostenibilità chiaramente misurabili e valutabili.”
“Oggi noi ci troviamo qui proprio perché non possiamo sottovalutare gli effetti di questi cambiamenti. Una delle nostre responsabilità come Confindustria è di informare i nostri associati che un adeguato Rating ESG e quindi l’attenzione alla Sostenibilità e una corretta Governance sono da considerare a tutti gli effetti degli Investimenti. Sono Investimenti – conclude il presidente di Piccola Industria - che avranno dei ritorni economici in tempi probabilmente più rapidi di quanto noi stessi crediamo”.