Più legalità: firmato protocollo d’intesa a Reggio Calabria
Agevolare la Magistratura e le Forze dell’ordine nell’identificare imprese, aree, settori economici a rischio di penetrazione criminale, rendendo fruibili il patrimonio di informazioni strutturate accessibili attraverso la banca dati del Registro delle imprese e del Registro Informatico dei Protesti: nove milioni di persone fisiche, sei milioni di imprese registrate, oltre novecentomila bilanci depositati ogni anno. È questo il punto focale del protocollo d’intesa firmato oggi, martedì 6 dicembre da: Camera di Commercio, Prefettura, Procura, Tribunale e Forze dell’ordine di Reggio Calabria. Hanno firmato il protocollo: Lucio Dattola, Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria; Luigi Varratta, Prefetto di Reggio Calabria; Luciano Gerardis, Presidente del Tribunale di Reggio Calabria; Giuseppe Pignatone, Procuratore della Repubblica; tenente colonnello Carlo Pieroni, Vice Comandante del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria; colonnello Cosimo Di Gesù, Comandante provinciale della Guardia di Finanza e Antonino Romeo, Vice Questore vicario di Reggio Calabria.
Il protocollo è la prima fase della realizzazione di “Impresa legale e sicurezza partecipata: perché no?”, programma pluriennale dell’ente camerale reggino che ha l’obiettivo di costruire reali frontiere della legalità valorizzando l’etica, la legalità e la trasparenza e di creare una rete fra tutti i soggetti del territorio coinvolti (istituzioni, enti, associazioni, persone fisiche). Il presidente Dattola è soddisfatto dei risultati raggiunti dalla giustizia «impensabili fino a pochi anni fa ma - continua il presidente - purtroppo esistono fatti come la strage di Duisburg che hanno trasmesso un’immagine della Calabria di ‘ndrangheta e sangue. Ma la realtà è diversa. È fatta di imprese sane, che vogliono crescere nella legalità. E la Camera di Commercio affianca istituzioni, forze dell’ordine e imprese nella lotta per la legalità economica».
Magistratura e Forze dell’ordine a breve potranno fruire on line dei seguenti servizi gestiti da Infocamere, la società di informatica del sistema camerale:
- Telemaco che consente di accedere al patrimonio informativo del Registro imprese italiano e del Registro dei Protesti, dalle visure agli statuti, agli atti depositati.
- Ri.visual, ri.map, ri.build che permettono di estrarre le informazioni contenute nel Registro delle imprese attraverso particolari modalità di navigazione. In particolare, ri.visual consente di “vedere” in formato grafico le informazioni e le relazioni tra le diverse imprese o fra imprese e titolari di cariche e partecipazioni; ri.map permette di selezionare elenchi di imprese (fino a 3.000 per richiesta) attraverso criteri di ricerca territoriale o economica e di visualizzare le imprese su mappa geografica; ri.build consente di tenere sotto controllo un insieme di imprese selezionate, attraverso la segnalazione via e-mail di tutte le modifiche che intervengono nel corso della loro “vita”.
- Stockview, la banca dati sul sistema sulla natalità e mortalità delle imprese italiane che fornisce informazioni su consistenza e distribuzione delle imprese italiane.
Una firma importante quella di oggi in quanto, come afferma il prefetto Varratta «è la dimostrazione reale della cooperazione istituzionale; è l’esempio di cosa significa fare rete. Obiettivo comune è innalzare livello di sicurezza dei settori economici che sono i più colpiti dalle infiltrazioni mafiose. E non solo i grandi settori come le infrastrutture, ma anche i piccoli servizi di forniture, perché solo creando un’economia legale si potrà ottenere un reale sviluppo del territorio». Anche il procuratore Pignatone ha ribadito l’importanza di questa giornata che rappresenta un esempio di grande sinergia istituzionale e secondo il quale «l’economia drogata da capitali mafiosi e offusca l’economia sana: questo è un messaggio reale ma è difficile da far passare. Aggredire i patrimoni mafiosi è una delle condizioni fondamentali per la crescita economica». «È un servizio che la magistratura utilizzerà a 360°, in ambito civile e penale» ha affermato il presidente del Tribunale di Reggio Calabria De Gerardis. Plauso anche delle Forze dell’ordine - Guardia di Finanza, Carabinieri e Polizia - che ribadiscono l’importanza di poter usufruire, nelle indagini, di dati che possono essere facilmente consultati e incrociati tra loro in base a diversi parametri.