Cciaa Reggio: l’emergenza sanitaria rallenta l’export delle imprese
In un contesto globale incerto ed eterogeneo, caratterizzato dalla presenza di economie in lenta ripartenza e aree geografiche ancora in piena emergenza sanitaria, l’andamento degli scambi commerciali nel 2020 ha subito un brusco rallentamento, particolarmente accentuato per l’area europea.
Ciò ha influito negativamente anche sul totale delle esportazioni annuali della Città metropolitana reggina, sceso al di sotto dei 200 milioni di euro, ovvero il 14,6% in meno rispetto a quanto registrato l’anno precedente, quando l’analogo valore si attestò a quota 233 milioni. Una performance negativa che, tuttavia, è stata parzialmente mitigata dal buon risultato del quarto trimestre (+14,9% rispetto al III trimestre 2020).
Anche l’import ha subito una riduzione, ma su ritmi decisamente più lenti (-7,6%). Ne consegue un saldo negativo che supera i 36 milioni per il 2020 e che, solo per il quarto trimestre, si attesta sulla cifra record di 25 milioni di euro. Numeri che fanno riflettere ma che, tuttavia, devono essere trattati anche alla luce della debolezza strutturale che caratterizza l’interscambio reggino con l’estero.
“Se da un lato il moderato grado di internazionalizzazione della nostra economia ha finora attutito l’impatto negativo della crisi generalizzata, dall’altro è necessario intervenire affinchè il nostro territorio possa cogliere appieno le opportunità che si presenteranno quando l’economia globale riprenderà il suo ritmo di espansione.” Questo il commento del Presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria Antonino Tramontana, all’uscita dei dati annuali Istat sul Commercio estero.
“È proprio per questo – ha proseguito il Presidente Tramontana - che come Camera stiamo orientando le iniziative di internazionalizzazione delle imprese reggine su due direttrici complementari: la digitalizzazione e l’apertura verso mercati esteri accessibili e di interesse per le nostre imprese. E’ già stata avviata l’organizzazione di incontri d’affari B2B da remoto con 4 buyers svizzeri interessati alla nostra offerta agroalimentare, che si terranno nel prossimo mese di maggio, cui farà seguito l’organizzazione di incontri d’affari con buyers di altri mercati europei ed extra europei. Si tratta di azioni concrete finalizzate ad offrire alle imprese opportunità di sbocco su nuovi mercati, da consolidare nel tempo; inoltre, sempre nell’ottica di aumentare la visibilità all’estero delle nostri produzioni, di tutti i settori economici, è operativa già dallo scorso anno la Vetrina delle imprese esportatrici della Città Metropolitana di Reggio Calabria, ideata dall’Ente camerale, che ha ottenuto un riconoscimento nazionale da parte di Unioncamere Italiana. Partirà, infine, a breve l’edizione 2021 del Bando Internazionalizzazione, che prevede voucher per l’acquisizione di servizi per l’avvio o lo sviluppo del commercio internazionale, anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali”.
Guardando al complesso delle esportazioni durante il 2020, il principale paese di sbocco è quello statunitense, cui sono destinati beni e servizi per un valore pari a 32,6 milioni di euro (il 16,4% del valore complessivamente esportato). A seguire troviamo le quote export relative al mercato francese (21,1 milioni di euro, pari al 10,6% del totale), tedesco (17,0 milioni di euro, l’8,5%) e inglese (14,6 milioni di euro, il 7,3%). Il mercato cinese assorbe appena il 3,3% del totale delle vendite reggine oltre confine, con un valore pari a meno di 7 milioni di euro.
I settori che presentano un maggior grado di internazionalizzazione sono: la chimica (pari al 41,9% dell’export locale), il settore alimentare (31,7%), il settore agricolo (9,7%), i mezzi di trasporto (7,4%) e il comparto della metallurgia (2,9%).