L’associazione rurale calabrese incontra l’assessore Gallo
Nei giorni scorsi l’Associazione rurale calabrese, rappresentata dal Presidente Vincenzo Barbatano e dal vice presidente Massimo Belsito, ha ottenuto un incontro con l’Assessore all’agricoltura Dott. Gianluca Gallo per omaggiarlo di un piccolo pensiero a ringraziamento del grande impegno ed attaccamento che dimostra quotidianamente verso tutta la Ruralità e per disquisire delle tante problematiche legate al mondo Rurale, di cui l’associazione ne è fiera portatrice, offrendo soluzioni concrete ed il sostegno incondizionato a tutto ciò che può migliorare il terzo settore, motore trainante della nostra Regione.
Nello specifico sono stati trattati i temi legati al calendario venatorio, all’emergenza cinghiali ed ai nocivi. Per quanto concerne il calendario venatorio, chiedono la presentazione dello stesso, relativo alla stagione ormai alle porte, nel più breve tempo possibile affinché si dia la possibilità a tutte le associazioni di categoria di attenzionarlo in maniera adeguata per tutelare i tanti seguaci di Diana e, soprattutto, la fauna oggetto del calendario.
Altro argomento di discussione sono state le tante zone interdette alla caccia che si trovano nella nostra Regione con particolare riferimento ad alcune ZSC, e che una carenza di conoscenza da parte di tutti gli addetti ai lavori, che dovrebbero vigilare su tali aree, porta ad interpretazioni errate che causano innumerevoli problemi ai cacciatori; a tale scopo chiedono un confronto tra le parti interessate per evitare in futuro altri spiacevoli inconvenienti. Punto importante dell’incontro è stato poi l’emergenza cinghiali, sia per il numero ormai fuori controllo di questo ungulato che per la diffusione della peste suina africana.
"Teniamo a sottolineare quanto centrale sia il ruolo del Cacciatore per aiutare a contenere questa emergenza che ormai affligge non solo il mondo Rurale, causando innumerevoli danni alle colture e, con la diffusione della PSA, anche agli allevamenti, ma anche il mondo “civilizzato” vista la presenza ormai costante di cinghiali nei centri abitati, causa anche di innumerevoli incidenti stradali oltre che di aggressioni ai cittadini" dichiarano i membri dell'associazione.
Gli stessi hanno proposto, provvedendo a protocollare le richieste subito dopo aver terminato l’incontro con l’Assessore, di modificare il disciplinare della Caccia al cinghiale riguardo il numero minimo dei partecipanti alla battuta, portandolo ad un minimo di cinque battitori; con questa semplice modifica si darebbe la possibilità alle squadre che, nel periodo e nei giorni consentiti alla caccia, hanno meno di dieci battitori disponibili (attualmente il numero minimo per poter effettuare regolarmente la battuta) a svolgere la loro passione offrendo gratuitamente un servizio divenuto ormai essenziale all’intera comunità.