Catanzaro, presentata la terza edizione del “villaggio delle famiglie”

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Favorire il confronto tra le famiglie, creare e consolidare relazioni autentiche, perseguire la solidarietà tra le famiglie, "cellule" fondamentali della società che possono crescere aprendosi agli altri. E’ questa la mission di "Tessere di Comunità", il progetto finanziato dai fondi di Caritas Italiana, voluto dalla Diocesi di Catanzaro-Squillace e gestito dal centro calabrese di solidarietà, che per il terzo anno consecutivo ripropone il "Villaggio delle Famiglie".

Contenuti e obiettivi sono stati presentati questa mattina nel corso della conferenza stampa, nella sede degli uffici amministrativi del centro calabrese di Solidarietà, alla presenza della presidente Isolina Mantelli, di Cristina Marino che si occupa del progetto, del responsabile del settore prevenzione, Claudio Falbo, e di Teresa Scavelli in rappresentanza della Caritas Diocesana.

Da mercoledì 29 giugno a mercoledì 27 luglio, dalle 17:00 alle 20:00, nel chiosco "Da Vito" in località Giovino per rilanciare il proprio percorso di affiancamento e potenziamento del rapporto genitoriale e dell’intera comunità educante attraverso nuove attività, il "Villaggio delle famiglie" è pronto ad accogliere bambini, adolescenti, genitori, giovani coppie.

"Il nostro obiettivo è quello di riuscire a coinvolgere il più possibile tante famiglie per costruire insieme quella "comunità educante" di cui la Calabria ha bisogno. Queste iniziative vogliono essere il nostro contributo alla riduzione della differenza sociale, ma anche alla crescita di un sentimento di solidarietà tra le famiglie che a decine hanno aderito. In Calabria di questo si sente una forte necessità”, ha affermato la presidente Mantelli.

"Tessere di Comunità si rivolge alle famiglie perché crede fortemente nella loro potenzialità. L’intento, quindi, è proprio quello di creare famiglie più capaci di relazioni autentiche, significative e di rapportarsi all’interno, ma anche all’esterno”, ha spiegato Cristina Marino.

"Quella con il CCS, attraverso questo progetto, è una collaborazione importante. Viviamo un momento delicato le famiglie hanno perso un po’ l’orientamento, i genitori si sentono abbandonati e hanno la necessità di recuperare il senso della comunità e di ritrovarsi, anche di riappropriarsi della normalità che significa stare insieme e condividere iniziative come queste", ha sottolineato Teresa Scavelli.

"Quando pensiamo al sostegno della Caritas, e vediamo il logo, pensiamo subito alla beneficenza pura, a famiglie bisognose. Invece è da anni che stanno, e noi con loro, costruendo strategie differenti. Tolstoj scriveva che famiglie felici sono un po’ tutte uguali. Non è del tutto vero: la felicità è un percorso, e questa iniziativa vuole consentire a chi vi partecipa, non solo chi vive nella diocesi visto che negli anni scorsi abbiamo visto anche gente residente fuori Calabria qui solo in nel periodo estivo, di percorrere un tratto condiviso di questo percorso", ha concluso Claudio Falbo.