A Roma presentati i 50anni dei Bronzi di Riace: un cubo li porterà in giro per il mondo
Più di 70 testate giornalistiche nazionali ed internazionali si sono accreditate in presenza per la presentazione delle iniziative legate alle celebrazioni di “Bronzi50 (1972-2022)”, ovvero il cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace.
Si tratta di tutti i principali organi di Informazione del Paese e qualche presenza d'eccezione tra cui spiccano il National Geographic e ChinaTV.
Ad ospitare l’evento la nuova aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, a Roma, uno dei luoghi istituzionali simbolo d’Italia.
In un’aula gremita, dunque, la presentazione ha preso il via con un video emozionale incentrato sulle bellezze architettoniche, culturali e paesaggistiche della nostro regione. Ricorrente, ovviamente, l’immagine dei due guerrieri simbolo della storia della Magna Grecia e quindi delle nostre origini.
Oltre 150 persone le persone presenti in sala, mentre al tavolo dei lavori il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ed il Vicepresidente Giusi Princi, il Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso, il Sindaco f.f. del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, il Sindaco f.f. della Città metropolitana, Carmelo Versace. A moderare il giornalista Francesco Verderami.
“Cannes, Berlino, Roma, Milano, e tante altre tappe. Racconteremo la Calabria contemporanea con una ricca progettualità digitale, a partire dai già annunciati ‘cubotti”, ha annunciato il Giusi Princi.
Una iniziativa meglio definita in conferenza stampa come “Cubo Stage”, cioè una installazione artistica a forma di cubo, appunto, di 4 metri per lato, con proiezioni video, animazioni e suggestioni visive accompagnate da musica originale
Una ricostruzione creativa del concetto di Magna Grecia nell’oggi che “debutterà” nei prossimi mesi in un tour europeo in alcune delle maggiori città e che rappresenterà poi la Calabria e i bronzi in un viaggio all’interno di contenitori culturali e festival tra i più rinomati al mondo.
Ma anche il mezzo audiovisivo diventa centrale a questo scopo. Per questo è stato realizzato un docufilm dal titolo “I Bronzi di Riace”, prodotto da Palomar, società del gruppo europeo Mediawan, realizzato con la regia di Fabio Mollo (sceneggiatura di Armando Maria Trotta, Giuseppe Smorto, Massimo Razzi e Fabio Mollo) per esplorare e raccontare con il linguaggio universale del cinema il mito dei due guerrieri che saranno poi protagonisti a ottobre, su Rai Cultura, con una puntata speciale dell’ottava serie di “Viaggio nella Bellezza”, e su Rai Play, a dicembre, e in prima serata su Rai3, con una puntata speciale di “Ossi di Seppiaad hoc”.
La Vicepresidente della Calabria ha inoltre annunciato il lancio del un nuovo sito di riferimento per scoprire non solo i Bronzi ma l’intera Magna Grecia: www.bronzi50.it, un portale informativo dove saranno periodicamente pubblicate tutte le novità, con approfondimenti e interviste disponibili anche sul canale YouTube dedicato, Bronzi di Riace Official.
E nell’era della cosiddetta generazione Alpha non potevano mancare i social: è infatti possibile rimanere aggiornati su eventi e iniziative legate al Cinquantenario anche tramite i le pagine ufficiali Facebook e Instagram, @bronzidiriace50 e seguendo l’hashtag ufficiale #bronzi50.
OCCHIUTO, VEICOLO PER PROMUOVERE LA CALABRIA
Anche il governatore Occhiuto punta sull’internazionalizzazione dei guerrieri di Riace, grazie ai quali, ha affermato, si vuole superare i confini regionali.
“Oggi festeggiamo i cinquant’anni dal ritrovamento – ha affermato - e l’auspicio è che questi festeggiamenti rappresentino un cambio di passo nella valorizzazione di questo straordinario attrattore culturale, non soltanto per la Calabria ma per tutto il Paese. Per questo sono particolarmente felice della presenza del ministro Franceschini e di tutte le istituzioni coinvolte”.
“Oggi – ha aggiunto il presidente - la Calabria si presenta mostrando al Paese anche quello che a volte il Paese non conosce. Non è il caso dei Bronzi, perché sono conosciuti in tutto il mondo, ma questi due guerrieri dovrebbero essere il veicolo per far conoscere al resto del Paese tutte le altre opportunità, dal punto di vista culturale, che la Calabria offre”.
Secondo Occhiuto, poi la Calabria è spesso conosciuta soltanto per i suoi straordinari paesaggi, per la montagna, per il mare, per i borghi mentre il resto del Paese non saprebbe, invece, quante ricchezze vi siano custodite, che è la terra della Magna Graecia, la terra di Pitagora.
“Una terra ricca di opportunità che in questi 50 anni la stessa Calabria ha saputo forse poco valorizzare, e di cui anche il Paese si è accorto troppo poco. Per questo sono felice che si riesca oggi, con l’autorevole presenza del ministro della Cultura, a presentare al Paese la ricchezza della Calabria” ha aggiunto il governatore.
“Da qui ripartiamo, con un cambio di passo, sommando alla nostra volontà e alla nostra determinazione la forza dirompente di due straordinari guerrieri come i Bronzi di Riace”, ha concluso il presidente Occhiuto.
PRINCI: TESTIMONIANZE DEL GENIO GRECO
“Visual art, cinema, street art, fumetto, realtà aumentata, archeologia pubblica, mapping, pacchetti turistici, convegni e mostre per una storia che nasce dal mare, per un anniversario da raccontare: con queste attività miriamo a raccontare una Calabria sì legata al passato, alle radici, alle origini, alla storia, ma al contempo moderna, innovativa, che raggiunga il grande pubblico nazionale ed internazionale, anche i giovani. Da qui nasce l’idea di una Magna Grecia Digitale. I Bronzi rappresentano le testimonianze più iconiche del genio greco. E da oggi rappresentano pure la voglia di riscatto e l’enorme potenzialità della nostra splendida Regione. Da questo pulpito d’eccezione, emozionata ed al contempo determinata, invito tutto il mondo a venire in Calabria, per conoscere, apprezzare e quindi indirettamente valorizzare la nostra splendida terra.”
Così, in chiusura di conferenza, il vicepresidente della Calabria Giusi Princi.