Presunte “irregolarità” nelle elezioni di giugno, “La Bagnara che vogliamo” ricorre al Tar
La “La Bagnara che vogliamo” ha presentato un ricorso al Tar al fine di valutare la regolarità delle ultime elezioni comunali tenutesi nello scorso mese di giugno.
Lo rende nota la candidata a sindaco della lista, Mario Romeo, riferendo che nell’immediatezza del post-voto si sarebbero rincorsi quelli che definisce come “insistenti rumors, voci di corridoio” ed “un forte e fastidioso chiacchiericcio” riferiti ad una presunta “gestione piuttosto allegra nei seggi delle operazioni di voto in molte sezioni”.
Sulla base di ciò la lista aveva già deciso di avviare la procedura di accesso agli atti, così da prendere visione dei verbali delle operazioni di voto e fugare ogni incertezza.
“Invece – sbotta Romeo - con grande rammarico ed un pizzico di sorpresa, i dubbi sembrerebbero divenuti evidenza. Dopo un’attenta lettura degli atti ed un riscontro dettagliato, abbiamo rilevato numerosissime anomalie e diverse irregolarità che riteniamo essere gravi, andando ad inficiare l’esercizio democratico per eccellenza, il voto”.
Secondo l’ex candidato, le “anomalie” si concretizzerebbero nel fatto, ad esempio che “molti iscritti nei registri sarebbero identificati con numeri non corrispondenti a documenti di riconoscimento; nei verbali delle operazioni elettorali di diverse sezioni vi sarebbe l’assenza dell’indicazione delle schede vidimate e non votate”.
Inoltre, “in diverse sezioni risulterebbe mancante il numero delle schede restituite, ciò a dimostrazione del fenomeno delle schede ballerine; ci sarebbe la presenza di una serie di vizi nei verbali delle sezioni elettorali redatti dai rispettivi presidenti durante le fasi di voto; sembrerebbe che ci siano schede votate in numero maggiore rispetto agli elettori che si sono realmente presentati al seggio muniti di tessera elettorale, il che proverebbe che abbiano votato centinaia di persone in assenza di una loro annotazione sul registro degli aventi diritto al voto. Questo infatti avrebbe determinato un ammanco notevolissimo di tessere elettorali”.
Non solo, per Romeo risulterebbe poi il voto di persone che vivono all’estero “e che in realtà non mettono piede a Bagnara da molti anni; ci sarebbe nel registro dei votanti qualcuno che avrebbe dichiarato di non essersi mai recato alle urne in quei giorni per problemi di salute”.
“Dunque, l’ovvia conseguenza di questi riscontri è stata la presentazione di un ricorso al TAR della Calabria, mirato a verificare tutte le operazioni di voto, certi che la Giustizia farà luce in un modo o nell’altro sulla vicenda. Ci affidiamo all’organo deputato al controllo approfondito di queste anomalie, che solo così potranno essere con certezza smentite o confermate. Lo dobbiamo a tutta la Comunità di Bagnara, che si è sempre distinta per correttezza e senso del dovere”, conclude Romeo.