L’Ordine dei medici di Reggio Calabria ha assegnato le borse di studio
Che fosse un modello didattico davvero unico, quello realizzato dall’Ordine dei medici della provincia di Reggio assieme al Liceo scientifico Leonardo da Vinci, lo si sapeva da tempo, dal momento che, dopo essere stato adottato da ben 207 licei italiani, è arrivato in Parlamento per la sua approvazione.
E cioè la nascita del Liceo Biomedico che dovrebbe accompagnare i ragazzi italiani all’Università di Medicina o altre Università a carattere scientifico per frequentarle già con un buon bagaglio di nozioni basiche.
E ieri all’auditorium dell’Ordine dei medici si è svolta la cerimonia conclusiva del Corso con l’assegnazione delle borse di studio per i ragazzi più meritevoli.
A dare un senso concreto a questo percorso di studi è stato il racconto del presidente dell’Ordine, dottore Pasquale Veneziano.
“Recentemente ho fatto parte della commissione per gli esami di laurea, tenutisi a Messina. E nella mia sessione c’erano quattro o cinque ragazzi di Reggio, tre dei quali avevano frequentato il corso di Biomedicina. Bene, proprio questi ragazzi si sono laureati con 110 e lode. Il che significa che il corso quantomeno ha ottenuto lo scopo fondamentale di selezionare i ragazzi più preparati. Speriamo, quindi, che tutto questo rappresenti un buon viatico per l’avvenire, nella speranza di istituzionalizzare questo percorso”
Una delle artefici di questa brillantissima idea è stata la professoressa Giuseppina Princi, oggi vicepresidente della Regione Calabria, che, nel 2011, nel momento in cui dirigeva il liceo scientifico Leonardo da Vinci, ha ideato e promosso assieme all’Ordine dei medici di Reggio Calabria e provincia guidato dal dottore Pasquale Veneziano, una sperimentazione con l’introduzione di una nuova disciplina nel piano di studi dello studente: biologia con curvatura biomedica con la docenza affidata ai professori di biologia del Liceo e agli esperti medici designati dall’Ordine.
“E’ un percorso che ci ha visti protagonisti – afferma la vicepresidente della Regione Calabria - il nostro orgoglio è che oggi abbiamo coinvolto tantissimi licei scientifici e classici d’Italia e tutti quanti gli Ordini dei medici. L’idea ha funzionato ed è stata foriera non solo di successi in termini di competenze acquisite dai ragazzi, ma ha gettato le basi anche per accompagnare la riforma di accesso alle facoltà a numero chiuso. Perché si partirà proprio dal nostro percorso per legittimare una riorganizzazione dello stesso accesso”.
Dieci le borse di studio consegnate ai ragazzi, due per ogni annualità del percorso.
“Come ogni anno – spiega la professoressa Francesca Torretta, referente nazionale del percorso di Biologia con curvatura biomedica - svolgiamo la cerimonia conclusiva in quanto i medici che vengono a svolgere le proprie lezioni rinunciano al compenso che poi viene devoluto dall’Ordine dei Medici per l’istituzione di queste borse di studio. Siamo molto soddisfatti del risultato, i ragazzi hanno dimostrato molto interesse e lo si è visto nel monitoraggio dei test di verifica ma soprattutto nella loro grande partecipazione ed una ferrea volontà di seguire il percorso e di apprendere. Il contatto con i medici è stato molto importante. A
Alcuni ragazzi dell’ultimo anno di liceo hanno già superato i test di accesso nelle diverse Università private. "Il corso – sottolinea la professoressa Torretta - ha un duplice scopo: da un lato potenzia quelle che sono le conoscenze scientifiche dei ragazzi, dall’altro li orienta, perché ci sono stati anche ragazzi che hanno deciso di non proseguire la frequenza al corso e questo è estremamente positivo perché a tal modo si evita che i ragazzi facciano delle scelte sbagliate”.
Alla cerimonia, presente il vicepresidente dell’Ordine nonché docente dello stesso Corso, dottore Giuseppe Zampogna, non poteva mancare il dottore Domenico Tromba, consigliere dell’Ordine e referente medico nazionale del percorso di Biologia con curvatura biomedica.
“Oggi è la giornata più bella di tutto il corso perché sono state assegnate delle borse di studio per merito a questi ragazzi, anche se a mio avviso dovrebbero essere date a tutti perché la differenza nella valutazione è stata di qualche centesimo di punto. Dobbiamo ringraziare i medici che hanno partecipato al corso – ha aggiunto il dottore Tromba - perché con il loro lavoro gratuito hanno reso possibile, già da cinque anni, l’istituzione di queste borse di studio. In sostanza, la rinuncia degli stessi medici alla quota assegnata dal ministero per il lavoro di docenza ha poi permesso di convogliare queste risorse economiche per dare un incentivo ai ragazzi".
Nato come corso di orientamento, si è poi rivelato un prezioso corso di preparazione perché il 90 per cento di questi ragazzi riesce a superare i test per poi iscriversi nelle varie università italiane.
E da quest’anno ci saranno delle materie che riguardano l’Odontoiatria, la novità del prossimo anno scolastico. Abbiamo sentito anche il primo ragazzo che si è iscritto al corso quando è diventato nazionale: grazie al prezioso bagaglio di informazioni scientifiche apprese durante le lezioni lo stesso è riuscito in maniera agevole ad entrare in tre università per quanto riguarda, ovviamente, la facoltà di Medicina.