Cinalci estate, a Crotone il secondo appuntamento
Secondo appuntamento, lunedì 1 agosto, alle ore 21, nella splendida cornice della Villa Comunale di Crotone con “Cinalci Estate” la rassegna giunta alla sua V edizione a cura di Cinalci e Compagnia dello Ionio. Il progetto è stato finanziato dalla Calabria Film Commission attraverso l’Avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di festival e rassegne cinematografiche e audiovisive in Calabria 2022.
Lunedì 1 agosto ci sarà la proiezione del film “Confidenze troppo intime” per la regia di Patrice Leoconte. Una commedia sentimentale fuori dagli schemi, con qualche elemento di mistero. Ingresso a offerta libera.
Un consulente fiscale si trova un giorno dinanzi una cliente inattesa che gli racconta dei propri problemi di coppia. La donna lo ha scambiato per uno psicoanalista che ha lo studio accanto.
L’uomo è affascinato da questa situazione e non rivela la verità. La donna la scoprirà da sola ma continuerà a confessarsi con lui. Questo è il plot di base del film di Leconte che, dopo L’uomo del treno torna a dirigere una coppia di attori ad altissimo livello per una storia che tratta, ancora una volta in modo originale, le attese, i sogni e i bisogni di uomini e donne.
Lo fa grazie a un controllo totale della sceneggiatura e a una luce che rende gli spazi difficili da abitare ma al contempo “intimi”. Il finale è, come spesso accade a questo autore, un po` troppo spiegato ma si tratta di un peccato veniale. Ancora una volta Leconte ha saputo colpire al cuore.
Regista. Prima ancora di frequentare il prestigioso IDHEC gira, a soli quattordi anni, un corto d'animazione di dodici minuti intitolato 'Il giro del mondo di Monsieur Jones'. Complessivamente, fino al 1972, realizza ventisei cortometraggi collaborando, allo stesso tempo, con il giornale 'Pilote'.
Realizza il suo primo film nel 1975, "Il cadavere era già morto", che sarà il capostipite di un genere che si affermerà sempre più nel cinema francese. Nel 1985 passa all'avventura con "Gli specialisti" ma è "Tandem" che segna, nel 1987, una svolta nella sua carriera. Due anni dopo attira l'attenzione della critica con "L'insolito caso di Mr. Hire", presentato al Festival di Cannes.
Il regista conferma la sua vena intimista nel 1990 con "Il marito della parrucchiera". Dopo altri film dalle alterne fortune, nel 1995 realizza un suo soggetto originale, "I granduchi", ambientato nel mondo dello spettacolo. Nel 1996 passa al film in costume con "Ridicule", storia ambientata nel '700, presentato al Festival di Cannes.
Il film è un successo e ottiene la nomination all'Oscar come miglior film straniero, quattro César tra cui miglior film e miglior regia e il David di Donatello per la miglior regia. Fra gli altri suoi film, "Une chance sur deux" (1997) e "La ragazza sul ponte" (1998).
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