Pianopoli ritrova la festa dell’Addolorata, e fa il pieno di presenze
Davvero tante e inaspettate le persone che domenica sera hanno deciso di vistare Pianopoli che ha per l’occasione ha ritrovato la sua tradizionale festa della Madonna Addolorata, dopo le forzate sospensioni dovute alla pandemia da Covid-19.
Il ritorno della tre giorni dedicata alla celebrazioni religiose e civili, per una festa che negli anni ha conquistato un posto importante negli appuntamenti calabresi di fine estate, è stato caratterizzato da un vero e proprio successo suggellato da una straordinaria presenza di pubblico al concerto dei Nomadi.
Più generazioni insieme sotto il palco per “Esseri Umani”, lo spettacolo che per oltre due ore ha intrattenuto un pubblico attento e partecipe.
Davvero tantissima gente giunta a Pianopoli da ogni parte della Calabria per assistere all’esibizione di uno dei gruppi più longevi del panorama musicale italiano, da anni distintosi per le sue esibizioni dedicate a temi sociali di grande importanza.
A partire dalle classiche canzoni d’amore per proseguire con tematiche improntate sul “no” alla violenza, alla guerra e alla discriminazione, il gruppo ha presentato un ricco repertorio fatto di vecchi successi e nuove proposte capaci di far cantare tutti.
Da rimarcare inoltre che, grazie all’organizzazione e all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Valentina Cuda, la festa ha avuto anche altre due serate molto apprezzate e coinvolgenti.
Il venerdì è stato dedicato alla tradizione, un tuffo nella storia contadina che ha fatto snodare per le vie del paese un corteo fatto dai classici carri dell’uva. In ‘veste bucolica’ piccoli e grandi con i vestiti tipici hanno rallegrato la serata, che si è conclusa con l’apprezzato concerto di musica folcloristica di Ciccio Nucera.
Sabato, invece, a caratterizzare la serata è stata l’esibizione del gruppo “Premiata società”, con un programma di canzoni anni 60-70-80.
Ha divertito e coinvolto un numeroso pubblico che non ha smesso di cantare nemmeno quando un po' di pioggia ha tentato di mandare tutti a casa. Bravi gli strumentisti ma anche le tre cantanti che hanno coinvolto e appassionato con le più belle canzoni di quegli anni.
Tre giorni di festa civile in cui è stato ampiamente rispettato e seguito il coinvolgente programma religioso che ha dato spazio alla preghiera e alla riflessione al cospetto della sacra effigie della Madonna Addolorata, venerata da moltissimi che sono tornati a Pianopoli da ogni parte dell’Italia e dall’estero per affidarsi alla sua intercessione.
Le celebrazioni religiose, unitamente ai momenti di divertimento e spettacolo, si sono concluse coi fuochi d’artificio che hanno lasciato tutti a bocca aperta.
Un gran finale degno di una grande festa che è un fiore all’occhiello delle manifestazioni calabresi che mirano a valorizzare le tradizioni, sia sul piano religioso che su quello popolare: un patrimonio da non disperdere ma da trasmettere alle nuove generazioni.