Sanità. Cosenza, la denuncia dell’Mdc: “Cup dell’Annunziata? Un inferno”
“Al Cup di Cosenza persistono disservizi che minano la salute degli utenti che frequentano il luogo perché già malati e bisognosi di cure”.
È quanto sostiene Giorgio Durante, Coordinatore calabrese dell’Mdc, il Movimento Difesa del Cittadino, che afferma di ricevere ormai quotidianamente denunce di utenti, soprattutto affetti da patologie a lungo o lunghissimo decorso e che sarebbero sottoposti periodicamente a quello che definisce come un “vero e proprio percorso ad ostacoli, un vero e proprio calvario”.
Di queste segnalazioni che giungono all’Mdc, le più frequenti sarebbero il fatto che siano attivi solo quattro sportelli su dodici dalle 8 alle 13,45 e il martedì e giovedì anche di pomeriggio dalle 15 alle 17,45, il che comporterebbe delle file interminabili con attese di circa due ore a paziente “e la porta sbattuta in faccia alle 13,40 o alle 17,40 anche se in possesso di biglietto di prenotazione e magari dopo due ore di attesa”, precisa Durante.
Inoltre, alcune delle prestazioni sono prenotabili in farmacia, ma non i prelievi di sangue; poi, proprio il sistema informatico che permette la prenotazione in Farmacia, che tra l’altro, spesso non sarebbe accessibile e aumentando i problemi e le file all’interno del Cup.
Infine, il ritiro dei referti per il quale il paziente sarebbe costretto a perdere altre ore in fila perché il servizio di invio via mail è stato sospeso in piena pandemia, “con la conseguente assurdità di creare perenne assembramento dentro e nel cortile del CUP” sbotta il coordinatore.
“Il fascicolo sanitario elettronico esiste solo sulla carta. I referti ritirabili presso il CUP sono caricati (non sempre) a distanza di diversi giorni, rendendolo praticamente inutile se, come capita, il referto delle analisi è legato a visite specialistiche di controllo” continua.
“Tutto questo - precisa Durante - evidenzia almeno tre considerazioni. Non è possibile trincerarsi dietro la mancanza di personale dato che è evidente come 5 o 6 unità di personale a tempo pieno in più crediamo possano essere anche reperite con un ottimizzazione di risorse e funzioni; la totale insensibilità e disfunzione dei responsabili del servizio che assistono da anni a questa indecorosa e vergognosa situazione che grava sulle salute già cagionevole dei malati e non riescono a porvi rimedio potenziando le alternative di prenotazione presso non solo le farmacie, ma ad esempio permettendo anche ai medici curanti di prenotare per i propri pazienti e utilizzando l’invio per mail dei referti o - conclude - rendendo fruibile, aggiornato e accessibile il fascicolo sanitario elettronico”.