Cosenza. Il candidato Paolini sull’emergenza rifiuti
La diatriba tra il commissario delegato all’emergenza rifiuti Graziano Melandri e il sindaco uscente Salvatore Perugini non fa che mortificare ulteriormente una città già piegata e messa a dura prova dai cassonetti e dalle strade traboccanti di rifiuti. Cosenza rischia di diventare come Napoli. Il commissariamento della Calabria in materia di rifiuti è imputabile alla cattiva gestione degli amministratori locali che non hanno saputo mettere in piedi un serio piano di gestione dei rifiuti. Che fine ha fatto il progetto da 24 milioni di euro che entro tre anni avrebbe dovuto rivoluzionare il ciclo integrato dei rifiuti a Cosenza con la realizzazione di isole ecologiche, il potenziamento della raccolta differenziata con il supporto del CONAI e il rinnovamento del parco-cassonetti? Inoltre, vorrei ricordare al sindaco uscente che proprio sotto la sua presidenza è fallita la società ValleCrati. Sono state disattese le due promesse fatte: salvaguardare integralmente 400 posti di lavoro e rendere Cosenza una città più pulita. Lo stato di degrado in cui versa Cosenza è sotto gli occhi di tutti, basta farsi una passeggiata per le vie delle città: sono diventate ricettacolo di immondizia e degrado che oltre ad incidere negativamente sul decoro urbano possono arrecare seri danni alla salute dei cittadini. Il mio progetto per la gestione integrata dei rifiuti prevede, grazie all’impiego dei lavoratori delle cooperative, l’incentivazione della raccolta differenziata con diverse modalità: il porta a porta, la raccolta condominiale e stradale, le isole ecologiche. Di concerto con Provincia e Regione realizzeremo un impianto di biogas per la produzione di energia che, a regime, azzererà i costi dello smaltimento della frazione organica. Infine, realizzeremo un impianto di trasformazione per la parte residuale dei rifiuti in sabbia e matrice plastica, che potrà essere venduta all’industria degli stampati plastici. Questa filiera di raccolta e trasformazione permetterà di autofinanziare l’attività rendendo così i rifiuti un materiale non più dannoso ma utile per Cosenza. In merito alla finanziabilità di tali interventi, parte sono autofinanziabili e per altri attingeremo alle risorse previste dall’Unione Europea. Il nostro obiettivo è di arrivare al 35% di differenziata in 2 anni, riducendo la pressione fiscale per tutte le famiglie di 50 euro oltre alle somme che si risparmieranno introducendo la tariffa dei rifiuti al posto della tassa.