Mediterraneo, la mostra a Palazzo della Cultura si arricchisce di nuove opere
Sono giunte a Palazzo Crupi le ultime opere attese per completare l’esposizione che occupa ben 6 sale. Gli artisti Carlo Alberto Palumbo, Grazi e Blerta Xhomo danno con il loro contributo nuovo slancio a questa importante collettiva, visitabile fino all’11 novembre.
Si tratta della seconda mostra temporanea ospitata al Palazzo nell’ambito del programma “Memoria e Mito” della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in occasione del cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, dopo la personale del Maestro De Rosa.
La mostra si affianca all’esposizione permanente di Palazzo Crupi, che comprende 123 opere, tra cui dipinti di Ligabue, di Dalì, di De Chirico e tanti altri capolavori.
Il Palazzo, che per la città di Reggio Calabria è simbolo di legalità e di riscatto per la sua storia, diviene sempre più protagonista e sempre più vivo nelle attività culturali, assumendo un valore superiore di restituzione di dignità e di orgoglio e di riappropriazione di un’identità positiva.
“Mediterraneo” porta in mostra il racconto di un luogo e della sua bellezza, di un mare che è capace di esprimere il suo legame con la filosofia, l’ambiente, la cultura, la storia, la poesia.
Gli artisti della collettiva rendono omaggio al Mare nostrum leggendolo ed interpretandolo con tecniche e messaggi differenti, a partire dalla personale di Alfonso Borghi, espressione della ricerca informale materica più importante d’Europa.
Il Professor Puntelli, curatore della Mostra, ha individuato il Palazzo della Cultura di Reggio Calabria e, al di là dello Stretto, il Palazzo Ducale del Gattopardo di Palma di Montechiaro in Sicilia per la sua mostra, per “portare la riflessione sul Mediterraneo come luogo di sviluppo ed evoluzione dell’essere umano attraverso popoli con storie e tradizioni diverse”.
La scelta di esporre a Reggio Calabria, al Palazzo della Cultura, è significativa sulla centralità che il Mediterraneo assume per questa Città Metropolitana e, viceversa, quanto questa Città sia centrale nel Mediterraneo.
La riflessione sulla storia di questo mare, incrocio di popoli, di culture e tradizioni, luogo potenziale di sviluppo e di crescita culturale ed economica, torna ad essere, da più parti e secondo differenti approcci, al centro del dibattito per la progettualità e la pianificazione delle azioni future. La centralità geografica della Città Metropolitana nel bacino del Mediterraneo, la sua gloriosa storia, la sua antica civiltà, riemergono con forza, con una nuova consapevolezza e nuovi stimoli.
Il Sindaco f.f. Carmelo Versace, a margine della visita alla Mostra integrata con le nuove opere commenta: “Il tema è la bellezza. La bellezza che rinasce dal recupero di saperi e conoscenze, dall’esaltazione dei paesaggi, dall’incontro tra forme d’arte differenti, dalle connessioni tra discipline, tra filosofia e scienza, tra arte classica e arte contemporanea; la bellezza che rivive nel coinvolgimento dei cittadini nelle iniziative culturali, nel confronto e nel dibattito; la bellezza che si ritrova nella vitalità di luoghi di interesse storico ed archeologico, ritrovati ed esaltati".