Vibo Valentia sostenibile, Katia Franzè (Ci) rilancia l’idea degli “orti sociali”
“Per rendere sostenibile la città basterebbe poco. Quella degli ‘orti sociali’ è un’esperienza di successo già ampiamente sperimentata di molte realtà urbane italiane. Perché non anche nella nostra Vibo Valentia?”
Katia Franzè, capogruppo di opposizione per Coraggio Italia in seno al consiglio comunale del capoluogo napitino, preme per il rilancio di un “suo” progetto che potrebbe ridare un nuovo volto alla città.
La consigliera entra nei dettagli dell’idea. “Si parte da un terreno incolto e abbandonato (dove a parte erbacce e immondizia non cresce un bel nulla) e lo si mette a disposizione della comunità perché venga coltivato - fa sapere -. Così, quello che fino a un attimo prima era un luogo lasciato all’incuria e al degrado, diventa uno spazio di rigenerazione ambientale, sociale ed economica, oltreché un’occasione di inclusione sociale per gli anziani e per le categorie più deboli”.
Però c’è un però. “Eppure il Comune di Vibo Valentia - sottolinea ancora - ha adottato con la precedente amministrazione un regolamento in tale senso, ha individuato i lotti, ha messo a bando i terreni e poi il nulla”.
La Franzè, inoltre, parla di un’iniziativa “fortemente da me voluta” che già nella precedente esperienza amministrativa “in veste di Assessore ho portato avanti rendendola di fatto concreta con l’adozione del Regolamento, oltre al relativamente Bando, ad oggi esistente” ma che “successivamente, con l’amministrazione comunale attualmente in carica, è caduta totalmente nel nulla”.
La capogruppo, infatti, ricorda come “periodicamente nelle Commissioni che giornalmente si susseguono nella vivace attività politica comunale vengano riprese e ribadite e scansionate quelle priorità che vengono indicate dagli stessi proponenti e tra le tante questioni anche questo è stato più volte da me sollecitato e snocciolato, senza ovviamente arrivare ad alcunché”.
“Nulla perché a costo zero per l’amministrazione e – prosegue - perché non l’ente non possiede terreni in stato di abbandono, perché i cittadini e le associazioni, piuttosto che le scolaresche, non presentano istanza, perché in carenza di personale è difficile predisporre il Regolamento o il Bando. Nulla di tutto questo, perché l’Amministrazione ha già tutto, compreso il Bando, che deve solo procedere a pubblicare».
A proposito “dell’Orto Sociale, l’importante – dice ancora Franzè - è metterlo a disposizione del territorio, dei cittadini, delle famiglie, soprattutto in un momento in cui potrebbe essere un concreto aiuto per chi versa in situazioni di difficoltà”.
Poi conclude con una promessa: “Anche su questo l’azione del nostro gruppo (composto anche da Elisa Fatelli, Giuseppe Russo e Pietro Comito) rimarrà ferma, continuando a sollecitare l’Esecutivo e il Sindaco Maria Limardo a trasformare in realtà quello che, per quanto meraviglioso, è ancora solo un progetto”.