Giornata del diabete, all’Unical evento per sensibilizzare i giovani

Cosenza Salute

In occasione della giornata mondiale del diabete mellito, che si celebra il 14 novembre, l’associazione studentesca Unica dell’Università della Calabria, ha organizzato presso il campus universitario un evento per sensibilizzare la comunità alla prevenzione degli stili di vita salutari e alla diagnosi precoce della malattia diabetica. La giornata ha ricevuto il patrocinio del dipartimento di farmacia e scienze della salute e della nutrizione dell’Unical.

In particolare, nella mattinata sono stati effettuati 200 screening gratuiti per la valutazione della glicemia da un campione di sangue capillare e sono stati distribuiti numerosi volantini sui parametri diagnostici identificativi del diabete mellito e sulle corrette abitudini alimentari. In conclusione della giornata, presso la sala stampa dell’Aula Magna dell’UniCal si è svolta la tavola rotonda alla quale sono intervenute la professoressa Daniela Bonofiglio, medico endocrinologa e docente del dipartimento di farmacia e scienze della salute e della nutrizione dell’Unical e la dottoressa Giovanna Caparello, biologa nutrizionista esperta in nutrizione clinica e dietoterapia.

Bonofiglio ha espresso compiacimento per l’iniziativa di promozione alla salute che ha registrato una elevata partecipazione e interesse tra la popolazione studentesca e ha sottolineato che la prevalenza del diabete mellito è in continua crescita in tutto il mondo, tanto che l’Oms la identifica come priorità globale per tutti i sistemi sanitari. L'International Diabetes Federation stima in Italia 4,5 milioni di soggetti diabetici, e per di più, un milione e mezzo non è diagnosticato. Secondo i dati Istat, il rischio di sviluppare questa malattia aumenta con l'età: il 21% della popolazione con più di 75 anni ne è affetto.

Il diabete mellito è una malattia cronica che in parte può essere contenuta adottando stili di vita salutari. È rilevante la correlazione tra la probabilità di contrarre il diabete e i principali fattori di rischio comportamentali, come l'inattività fisica, la cattiva alimentazione e l’eccesso ponderale. Ad incidere in maniera significativa sono le percentuali riferite alla sedentarietà, che interessa quasi la metà della popolazione diabetica e il sovrappeso, che colpisce oltre l'80% delle persone con diabete mellito. Dunque, conclude Bonofiglio, è fondamentale adottare sane abitudini alimentari per la prevenzione dell’obesità, delle patologie metaboliche e croniche che caratterizzano l’epidemiologia del terzo millennio.

La dottoressa Caparello sottolinea come tali stili di vita salutari devono essere corretti fin dalla giovane età attraverso l’adozione di abitudini alimentari conformi alla dieta mediterranea, che è stata considerata come il modello nutrizionale sano ed equilibrato a cui deve essere associata l’attività fisica. Rappresentata iconograficamente come una piramide alimentare, la dieta mediterranea è uno stile di vita, che deve essere adottato da tutta la popolazione, sia da soggetti sani che diabetici.

Alla base della piramide alimentare sono presenti le verdure e la frutta, cereali (preferibilmente integrali), il latte e i derivati a basso contenuto di grassi (come lo yogurt), legumi, frutta secca. Risalendo la piramide alimentare, alimenti da consumare con minore frequenza sono il pesce, carne bianca, uova, formaggi stagionati. Al vertice della piramide sono presenti gli alimenti da consumare con moderazione, come carni rosse e processate (affettati, salumi ecc..), dolci, e fast foods. L’olio extravergine di oliva assieme alle spezie ed erbe aromatiche, sono i condimenti migliori per le pietanze in stile mediterraneo. Dati della letteratura dimostrano che aderire al pattern della dieta mediterranea riduce i fattori di rischio delle malattie metaboliche e degenerative ed aiuta a prevenire l’insorgenza delle patologie croniche, come il diabete mellito, migliorando la qualità della vita della popolazione.

"Lo sport riveste un ruolo di primaria importanza nella prevenzione e nel trattamento di questa patologia assieme ad una corretta alimentazione", dichiarano Algieri e De Marco rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell'Associazione Unica.