Morì a 20 anni in un incidente a Cariati: automobilista condannato per omicidio stradale
Nella giornata di ieri, mercoledì 23 novembre, e con lettura del dispositivo intorno alle sette di sera, il Tribunale Penale di Castrovillari, nella persona di Annamaria Grimaldi, Giudice Monocratico, ha condannato ad un anno e mezzo di reclusione l’imputato F.F., per l’omicidio stradale del giovane Fabrizio Carrozza, riservandosi di depositare le motivazioni in 90 giorni.
L’incidente in cui la vittima, allora ventenne, perse la vita, accadde a Cariati il 29 settembre del 2017, su Via San Cataldo: da quanto ricostruito sarebbe stato causato dall’imputato che alla guida di una Ford Fiesta avrebbe effettuato una repentina ed improvvisa svolta a sinistra colpendo frontalmente il malcapitato centauro che sopraggiungeva dalla direzione opposta.
La vittima, che non riprese più conoscenza dopo l’urto, apparve immediatamente in condizioni disperate morendo poche ore dopo nell’ospedale di Rossano.
Secondo il legale della famiglia del ventenne, Araldo Parrotta, “le molte ombre gettate sulla dinamica dalle fuorvianti deposizioni iniziali rese da due ragazze” che erano a bordo della Ford Fiesta condotta dall’imputato, avrebbero indotto in errore sia i Carabinieri della Stazione di Cariati che il Sostituto Procura della Repubblica di Castrovillari, Angela Continisio, che aveva ipotizzato il concorso colposo della vittima nella causazione del sinistro.
Una approfondita istruzione dibattimentale nel corso della quale i familiari di Fabrizio Carrozza, rappresentati sempre dall’avvocato Parrotta, hanno chiesto ed ottenuto di sentire molti testimoni che hanno sconfessato le versioni iniziali riferite dalle ragazze evidenziando una presunta responsabilità dell’automobilista.
Inoltre, l’ acquisizione della relazione del consulente della Procura, Giuseppe Minasi, e di quella del consulente dei familiari della vittima, Fabrizio Coscarelli, hanno determinato il Giudice Monocratico alla nomina di un proprio Perito nella persona di Gianluca Cuomo che ha stabilito definitivamente la dinamica dell’incidente evidenziando che, “pur essendoci una piena visibilità ed una serena avvistabilità tra i conducenti dei due mezzi, la svolta a sinistra è stata effettuata … a soli 0,8 secondi dall’ impatto non lasciando allo sfortunato Fabrizio Carrozza nessuna possibilità di evitare l’ impatto mortale (infatti, il tempo fisiologico di reazione è 1,2 secondi)”.
La pena principale comminata all’indagato, al quale è stato dato il beneficio delle attenuanti generiche, della non menzione e sospensione condizionale, è integrata con il pagamento delle spese processuali, della sospensione della patente di guida per un anno, e della condanna ad una provvisionale in favore dei familiari della vittima mentre, il danno dovrà essere quantificato da un Giudice Civile.
“I genitori ed i fratelli della vittima, insieme ad altri parenti - spiega il l’avvocato Parrotta - hanno sempre confidato nella giustizia partecipando in rispettoso silenzio alle tante udienze celebrate dal 2019 in poi, e, ieri hanno assistito con immenso rispetto alla lettura del Dispositivo della Sentenza”
Al termine, la famiglia della vittima ha confermato l’incarico al proprio avvocato per procedere contro tutti coloro che hanno partecipato a disseminare false notizie e testimonianze.