Teatro Incanto. Al Comunale di Catanzaro “Il sindaco del Rione Sanità” di Eduardo De Filippo
Lo aveva sottolineato nel corso della presentazione della stagione 2022-2023, il direttore artistico del Teatro Comunale, nel centro del centro storico di Catanzaro, Francesco Passafaro: “La nuova stagione del Teatro Incanto è un invito a superare i limiti di una programmazione prettamente amatoriale, provando a produrre degli spettacoli che hanno voglia di uscire dalla città ed essere presentati in giro per la regione e, perché no, anche per l’Italia visti i temi trattati”.
E dopo l’assaggio “gustoso” della prima serata - SS Spettatori sulla scena - un vero e proprio esperimento di coinvolgimento del pubblico in modo attivo, il “Teatro Incanto” torna in scena domenica 27 novembre alle 18.30 con “Il sindaco del rione sanità”.
Un’opera maestosa, in tre atti scritta ed interpretata da Eduardo De Filippo nel 1960 ed inserita dall'autore nella raccolta Cantata dei giorni dispari. La prima rappresentazione ebbe luogo a Roma, al Teatro Quirino, sempre nel 1960.
Antonio Barracano è un vecchio camorrista che amministra la legge con criteri singolari. Magnanimo e duro, severo e affettuoso è riconosciuto come 'sindaco' da tutti i diseredati del Rione Sanità.
La sua è una particolare opera di giustizia verso i poveri che lo porta a sacrificare la propria vita pur di risolvere i problemi economici di Rafiluccio e Rita, una coppia in attesa di un figlio travolta dai debiti.
Il sindaco del rione Sanità prende spunto da un personaggio realmente esistito di nome Campoluongo. Ce ne parla direttamente Eduardo, descrivendolo come “… un pezzo d’uomo bruno. Teneva il quartiere in ordine. Venivano da lui a chiedere pareri su come si dovevano comporre vertenze nel rione Sanità. E lui andava. … questi Campoluongo non facevano la camorra, vivevano del loro mestiere, erano mobilieri”.
Una commedia se così si può dire, di grande attualità soprattutto in Calabria, che coinvolge tutta la compagnia storica del “Teatro Incanto” e molti allievi talentuosi e pieni di voglia di fare, di dare vita alle parole di Eduardo.