Crotone. Anna Tifu in concerto a San Domenico tra virtuosismo, suggestione ed eleganza
Oltre 15 minuti di applausi, sono stati quelli che i numerosissimi abbonati e non della Società Beethoven Acam di Crotone, che gremivano la bellissima Chiesa di San Domenico, gentilmente messa a disposizione da Parroco Don Girolamo, hanno tributato alla solista, la violinista Anna Tifu, che accompagnata da una splendida orchestra da camera, la “Kharkiv Chamber Orchestra”, ha tenuto in un recital strepitoso, venerdì scorso, nella Stagione Concertistica “L’Hera della Magna Grecia“ V edizione della stessa Beethoven.
E non poteva essere altrimenti, tenuto conto che parliamo di una fra le più grandi virtuose del panorama Internazionale.
Una Stagione Concertistica quella dell’Acam veramente unica che in un crescendo continuo sta facendo convergere su Crotone il fior fiore dei virtuosi del concertismo più accreditato del mondo artistico.
Un’artista, la Anna Tifu, per la quale è difficile trovare degli aggettivi che possano descrivere le innumerevoli sensazioni che è riuscita a suscitare ad un pubblico ammutolito, davanti a tale e tanta arte, virtuosità e forza della natura.
Il programma si è aperto con l’esecuzione di due brani orchestrali del musicista Myroslav Skoryk “Melody” da “The High Pass” e “Spanish Dance” da “The Stone Ruler”.
Subito dopo Tifu ha attaccato le famosissime “Quattro Stagioni” di Vivaldi, ed è stato un vero tripudio di arte, virtuosismo, effetti suggestivi, dinamiche sommesse che consento all’artista di portare alla luce venature struggenti, levigate fioriture, ottenute con un’ampia cavata del suono, registri gravi vellutati e suadenti, registri acuti argentini.
Avvincente, elegante ed intelligente, le letture che Tifu ha trasmesso di un’opera conosciutissima, suonando sempre con grande sensibilità e restituendo con grande poesia pagine ammantate di grande fascino.
Una esecuzione che, come dicevamo, ha fatto saltare tutti sulle sedie chiedendo a gran voce una serie di bis che l’artista, insieme all’orchestra, ha concesso tanto da far pensare ad un concerto nel concerto.