Comunali Cosenza: Occhiuto, puntare su produzioni a km 0
“La città di Cosenza vive un’emergenza consumi da non sottovalutare”. E’ quanto dichiara il candidato a Sindaco Mario Occhiuto aprendo una finestra su un argomento spesso trascurato. “Si tratta di un’emergenza di cui purtroppo si parla poco – prosegue Occhiuto – e che tende a minare la stabilità del tessuto sociale. Per questo motivo, la mia risposta strategica sul tema, riguarda i prodotti a km zero e l’istituzione dell’Albo dei prodotti De.C.O., ovvero Prodotti a denominazione comunale d’origine. La crisi economica ed occupazionale ha indebolito complessivamente il clima economico della nostra città, ma in alcuni quartieri ed in alcune fasce della popolazione la situazione assume rilievi davvero drammatici. Puntare dunque su produzioni a Km0 e su prodotti De.C.O., consentirebbe di abbattere il prezzo finale d’offerta, accorciando la filiera distributiva e trasferendo valore ai cittadini/consumatori. A tale scopo – precisa Mario Occhiuto – propongo un patto ed un’intesa strategica alle Associazioni produttive ed a quelle dei commercianti, sia per valorizzare le eccellenze locali sia per utilizzare in questa direzione la rete della piccola distribuzione. La pratica del Km0 si sta diffondendo in Italia, ma occorrono misure strutturali a sostegno di quella che potrebbe diventare una piccola rivoluzione nei modelli di consumo cittadino. Gli stessi prodotti a De.C.O. si configurano come una risposta delle eccellenze produttive locali alle difficoltà di bilancio della famiglia-tipo cosentina. Garantirebbero insomma una forma di sostegno indiretto al reddito e favorirebbero lo sviluppo di micro imprenditorialità artigiana nei settori produttivi della città. Le amministrazioni comunali – conclude l’aspirante primo cittadino – devono saper promuovere modelli di consumo alternativo, puntando sulla creazione di una rete di collaborazione fra le associazioni di categoria e la comunità, eliminando le distanze e le diffidenze che spesso ne caratterizzano le dinamiche relazionali”.