Polizia Ferroviaria: nel 2022 oltre 4 milioni di controlli in tutt’Italia, mille arresti
Oltre quattro milioni di persone controllate, con un aumento del 13% rispetto al 2021; 980 gli arrestati e 9.569 gli indagati: è questo il primissimo bilancio di fine anno della Polizia ferroviaria.
Il potenziamento dei controlli identificativi, supportati dagli smartphone in dotazione alle pattuglie e collegati direttamente con le banche dati di Polizia, hanno poi consentito di rintracciare 232 soggetti ricercati e, quindi arrestati in quanto colpiti da provvedimenti restrittivi.
Numerosi anche i sequestri: 336 armi (18 da fuoco, 246 da taglio e 72 improprie), 3 i kg di eroina, circa 2 quelli di cocaina, e oltre 11.200 kg di hashish.
Elevate più di 11mila contravvenzioni: 2.878 al codice della strada e 3.897 sanzioni relative al regolamento di polizia ferroviaria. 37.694 i bagagli sottoposti a controllo anche con l’uso di metal detector e 214 le ispezioni svolte presso i depositi bagagli.
Durante l’anno appena conclusosi, sono state più di 185 mila le pattuglie impegnate in stazione e 30.906 quelle a bordo treno. I convogli presenziati sono stati complessivamente 63.072.
Sono stati inoltre predisposti 11.843 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui treni, allo scopo di contrastare in modo specifico furti e truffe ai danni dei viaggiatori.
Le attività di prevenzione sono state incentivate con un aumento delle giornate straordinarie di controllo del territorio per un totale di 37 operazioni: 12 “Stazioni Sicure”, finalizzate al potenziamento di controlli a persone e bagagli; 13 “Rail Safe Day”, finalizzate a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti; 12 “Oro Rosso”, per il contrasto dei furti di rame e 2 “Action Week”, col potenziamento dei controlli ai treni trasportanti merci pericolose.
In campo internazionale è proseguita l’attività di cooperazione con l’Associazione europea di polizie ferroviarie e dei trasporti RailPol, allo scopo di rafforzare la collaborazione tra i Paesi membri attraverso il reciproco scambio di informazioni, la definizione di comuni strategie operative e la programmazione di azioni di controllo congiunte.
La Polizia ferroviaria ha partecipato alle quattro Rail Action day e ad una Action Week organizzate per contrastare i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario.
Sono continuati i servizi di vigilanza nelle stazioni di confine e sui treni viaggiatori transfrontalieri allo scopo di prevenire attività illecite a carattere transnazionale, con specifico riferimento all’immigrazione clandestina.
In particolare, le attività, svolte in forma congiunta con le Polizie austriaca e tedesca lungo le fasce confinarie di Brennero e Tarvisio, hanno permesso di controllare 4.474 stranieri, di cui 949 rintracciati in posizione irregolare.
L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in circa 3mila controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 10mila pattugliamenti delle linee ferroviarie e circa 2mila controlli su strada a veicoli sospetti.
Questi articolato dispositivo ha consentito il recupero di oltre 35mila kg del cosiddetto “oro rosso” di provenienza illecita, l’arresto di 10 persone e la denuncia di 90 soggetti.
Nell’ambito dei controlli delle merci pericolose, sono state effettuate 106 verifiche su circa 700 carri ferroviari, italiani e stranieri. 15 le irregolarità riscontrate nel corso delle due action week dedicate, che si sono affiancate alle ordinarie attività di controllo, svolte dal personale della Specialità.
Nel 2022 gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno rintracciato circa 1.180 persone scomparse, di cui circa 1.100 minori.
Sono proseguite, inoltre, le attività di educazione alla sicurezza ferroviaria nell’ambito della campagna “Train… to be cool”, realizzata in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e con il supporto scientifico della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma Sapienza.
Sono stati oltre 50mila gli studenti raggiunti nel corso dell’anno. L’iniziativa, dalla sua nascita, nel 2014, ha consentito di raggiungere oltre 360mila studenti in più di 5mila incontri.
Tante le storie a lieto fine: a Firenze, nel mese di gennaio, gli operatori Polfer hanno ritrovato una viola “Rodolfo Fredi”, costruita dal famoso liutaio nel 1934 che, si narra avesse utilizzato parte di una trave di una chiesa del 700 crollata durante la guerra per crearne il piano armonico.
La viola, di considerevole valore, appartenente al famoso concertista Gabriele Croci, era stata dimenticata su un convoglio da questi al suo rientro a Roma.
Il musicista, accortosi della dimenticanza ha subito interessato la Polfer che ha predisposto le ricerche. Rinvenuta la preziosa viola, è stata presa in carico dal capotreno che, appena giunto a Firenze, ha provveduto a consegnarla alla Polfer dove è rimasta in custodia fino all’arrivo del musicista.
Tanti i salvataggi effettuati, come quello avvenuto a marzo alla stazione di Bologna Centrale dove un agente della Polizia ferroviaria che si stava recando in ufficio per iniziare il turno pomeridiano, arrivato sul primo marciapiede, ha notato un uomo che, qualche metro più avanti, era intento a sistemare il contenuto della propria valigia; l’individuo, inginocchiato a terra, si era posizionato sul ciglio del marciapiede, ben oltre il limite segnalato dalla linea gialla, con il rischio di essere travolto dal treno in arrivo.
Nello stesso momento l’operatore Polfer ha visto sopraggiungere sul binario attiguo al marciapiede un convoglio che ha attivato ripetutamente i sistemi sonori per segnalare il pericolo.
Il poliziotto, intuendo il pericolo, ha iniziato a correre in direzione dell’uomo e, una volta raggiunto, lo ha trascinato verso l’interno del marciapiede, proprio pochi attimi prima del sopraggiungere del treno.
Nel mese di giugno, a Palermo, nel piazzale interno della stazione, un uomo di 44 anni si è improvvisamente accasciato al suolo manifestando difficoltà respiratorie.
Gli operatori Polfer, compresa la gravità della situazione, hanno immediatamente prestato i primi soccorsi e, dopo aver posto l’uomo in posizione supina, hanno iniziato le operazioni di rianimazione alternando massaggio cardiaco e ventilazione con uso di mascherina in gomma e boccaglio.
Le operazioni di soccorso si sono protratte fino all’arrivo dei sanitari del 118 che hanno continuato nell’attività di rianimazione, anche con l’ausilio del defibrillatore, stabilizzando il paziente e trasportandolo in codice rosso presso il Pronto Soccorso del Policlinico Universitario di Palermo.
Ad agosto, nella stazione di Riccione, infine, una donna è stata colpita da arresto cardiaco mentre era in attesa di un treno. I primi soccorsi sono stati prestati dal personale della Polizia ferroviaria in servizio di vigilanza nella stazione e da un medico, occasionalmente presente sul posto e, in attesa dell’ambulanza, hanno immediatamente iniziato a praticare le manovre di rianimazione per poi, unitamente al personale del 118 sopraggiunto, effettuare il massaggio cardiaco e le procedure previste dal protocollo di rianimazione cardiopolmonare BLSD.