Il “Premio Ulivo d’oro” sarà dedicato alla memoria di Giovanni Puccio

Catanzaro Attualità

Il “Premio Ulivo d’oro” - riconoscimento che l’amministrazione comunale di Sellia conferisce a uomini e donne calabresi, e non calabresi, che si sono distinte con la propria attività nella valorizzazione della narrazione positiva della nostra regione – nell’edizione 2023 sarà dedicato alla memoria di Giovanni Puccio, volto storico della sinistra calabrese e dirigente del Pci, Pds e Pd scomparso nei giorni scorsi dopo una lunga malattia (QUI).

L’idea è del sindaco Davide Zicchinella che ha anticipato di voler ricavare, nell’ambito della manifestazione istituzionalizzata il 17 agosto, anche un momento di riflessione e approfondimento della figura di Puccio che “per il proprio esempio di coerenza, integrità e umanità rappresenta una figura politica importante nel quadro della sinistra calabrese. Giovanni, che ho avuto l’onore di conoscere bene, è stato impegnato tutta la vita in politica senza ricevere nulla in cambio, sempre e solo al servizio del Partito e degli altri – ha detto ancora Zicchinella -.

"Ha lavorato con grande passione e umiltà, e profonda dignità, per difendere e trasmettere ideali e valori di una sinistra autentica, dalla parte dei deboli e dei ‘senza voce’. Questo è il motivo per cui l’amministrazione comunale e il sindaco di Sellia che presiede il comitato che conferisce il premio intende ricordare Giovanni Puccio nella convinzione che si tratta di una figura che non può essere dimenticato, anzi: per la dirittura morale e l’integrità che ha dimostrato nell’infaticabile attività nell’interesse del Partito e della politica la sua storia e il suo esempio deve essere diffuso e valorizzato."

"E questa decisione – conclude Zicchinella – nasce proprio dall’onda emotiva del grave lutto e la convinzione che Giovanni debba essere ricordato e portato come esempio come espressione della politica dell’azione, dei fatti, della coerenza e del rispetto dei valori, non quella che appartiene agli opportunisti e ai poltronisti. Giovanni meritava e merita di continuare a vivere nei nostri ricordi e nelle nostre parole, con una attenzione che non sempre gli è stata riservata. E proprio perché credo che gli ideali camminano sulle gambe degli uomini quando questi non ci sono più, invito tutti a non farci scavalcare dalla logica perversa della politica senza memoria, per far vivere Giovanni in mezzo a noi nel ricordo della sua grande lezione di vita”.